Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Il Cosenza inciampa
sul Ragusa e Straface

Forse il Cosenza si aspettava un Ragusa diverso, forse Anastasi ha schierato un Ragusa più logico (con Gona di nuovo a destra ed Alma dal lato del suo piede: gli effetti
si sono visti subito), forse la capolista ha sbagliato troppo. O forse è stato tutto questo più un Ragusa, attento, impietoso quanto micidiale nel non perdonare le manchevolezze altrui. Certo che su di una batosta di tale portata non avrebbe scommesso nessuno. Però è andata così. Fin dall’inizio il Cosenza mostrava di non “gradire” molto il gioco dei locali, ma da brava capolista reagiva bene affidandosi agli uomini migliori, Fiore in primis, teneva a metà campo e provava a lanciare Mosciaro. Che si
confermava forte quando riusciva a prendere palla: però accadeva di rado. Anche a metà campo gli azzurri giocavano meglio, sostenuti da un Foderaro superstar e da un resto del gruppo all’altezza della situazione. Pochi pericoli per Ferla, il maggiore su incursione di Fiore e cross che passava tutta la linea di porta senza un piede a buttarlo dentro, qualcuno in più per Straface: due punizioni dal limite di Bonarrigo, un anticipo su Panatteri, una bomba da fuori di Bonarrigo che imponeva la paratona.

Caricamento commenti

Commenta la notizia