Cosenza in ritiro: la brutta sconfitta di Brescia non è stata digerita dal patron Guarascio. Da qui la scelta di mandare un messaggio forte alla squadra. L’atteggiamento mostrato al “Rigamonti” non aiuterà a raggiungere la salvezza. Errori in serie, disattenzioni e poca voglia di combattere. Materiale di riflessione soprattutto per lo staff tecnico di Occhiuzzi, che dovrà ribaltare l’umore dello spogliatoio in pochissimo tempo, meditando anche sulle sue scelte effettuate.
Cosenza-Frosinone è un bivio cruciale. I rossoblù sono costretti a vincere per evitare di perdere ulteriore terreno sulla concorrenza. Più del risultato (perdere a Brescia poteva anche essere messo in conto a inizio stagione) ciò che fa male è l’incapacità di reagire contro un avversario in crisi di nervi e di risultati che, prima di martedì, aveva conquistato soltanto una vittoria nel 2021. Raramente sotto la gestione Guarascio era stata contemplata l’ipotesi ritiro. Ciò significa che la misura è colma. Il presidente però non è esente da colpe: pesa come un macigno la querelle con Trinchera, direttore sportivo con la valigia in mano. Come al solito, tra l’altro, il mercato di gennaio ha consentito al Cosenza di prendere (per appena sei mesi) calciatori che hanno la necessità di ingranare, dopo una lunga fase trascorsa in naftalina. È il caso di Trotta, Tremolada e Mbakogu, elementi di qualità ma non ancora pronti. I silani però non possono aspettare nessuno. E devono fare cassa già da sabato.
Intanto Occhiuzzi potrebbe in parte rivoluzionare la squadra contro il Frosinone. Bahlouli, Ba, Gerbo, Idda e Carretta potrebbero partire titolari Sorpresa Sacko?
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia