Pietro Junior Santapaola non giocherà più nel Cosenza. Il giovane centrocampista ha ricevuto il nullaosta per potersi allenare con l’Fc Messina, club al quale si è aggregato negli ultimi giorni. La procura federale della Figc tuttavia ha aperto un’inchiesta nei confronti di Eugenio Guarascio e del Cosenza. Nell’ambito delle indagini sono già stati ascoltati tre tesserati della società silana e a breve comparirà a deporre pure Santapaola.
Il fatto. Il diciassettenne messinese era stato allontanato il 3 marzo, a meno di due mesi di distanza dal suo arrivo nella Primavera rossoblù (il suo trasferimento era stato perfezionato il 12 gennaio). A causare il precipitoso allontanamento di Pietro Junior Santapaola sarebbero stati alcuni legami di parentela del ragazzo. La decisione sarebbe stata presa in prima persona da Guarascio, che successivamente è stato raggiunto dalla denuncia avanzata dal giovane e dalla madre (il ragazzo è minorenne) presentata alla Procura della Repubblica di Cosenza. Il presidente e il sodalizio bruzio sono stati accusati del reato di mobbing. Dopo tale notifica, c’era stato un parziale dietrofront attraverso un’email in cui il Cosenza aveva comunicato a Pietro Junior Santapaola che sarebbe stato riaggregato alla squadra Primavera al termine della quarantena alla quale era sottoposta a causa di un focolaio Covid interno al settore giovanile. Non sono però seguiti sviluppi. Da definire, a questo punto, se la denuncia sarà ritirata oppure il ragazzo e il suo avvocato andranno avanti nell’azione legale.
Il saluto. Intanto, il ragazzo nelle scorse ore ha salutato la città attraverso un video circolato sui social: «Ringrazio di cuore tutte le persone che mi sono state vicine in questo periodo così difficile. Non augurerei a nessuno ciò che ho trascorso. A Cosenza mi ero sentito subito a casa».
Dalla Gazzetta del Sud in edicola
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia