Il Cosenza resta senza una fisionomia. Se non ci saranno forti segnali in controtendenza, fra poco meno di un mese quando comincerà il lavoro sul campo, i rossoblù si ritroveranno con una lista di convocati composta in gran parte da ragazzi della Primavera, per i quali la dirigenza silana dovrà peraltro compiere delle riflessioni perché la retrocessione comporterà anche il declassamento della maggiore espressione del settore giovanile.
Guarascio difficilmente potrà concedersi il lusso di prolungare oltre i prossimi sette giorni la scelta del direttore sportivo. Per questa poltrona, nelle scorse ore il presidente ha dovuto depennare anche il nome di Aladino Valoti. L’ex centrocampista, che ripartirà dall’Albinoleffe, è apparso il candidato principale subito dopo la retrocessione. L’opzione di un suo ritorno in riva al Crati ha perso consistenza con il passare dei giorni, pure a causa del clima non semplice.
Il casting condotto a questo punto dovrà passare per gli altri profili terminati nella rete del massimo dirigente. Tra questi c’è anche la figura di Christian Argurio. Il 49enne direttore sportivo messinese ha parlato con Guarascio in varie circostanze. A lui, il presidente bruzio aveva già pensato in passato. Ora la sua nomination torna in voga.
Il ds è reduce da una fugace parentesi all’estero, all’Hajduk Spalato, come responsabile scouting. In Croazia si è trasferito nel 2019, dopo l’esperienza triennale al Catania con cui ha sfiorato la promozione in serie B nel 2018 quando avrebbe potuto incontrare nella finale playoff proprio il Cosenza. La corsa degli etnei però si fermò in semifinale, al termine di una doppia gara rocambolesca con il Siena. In precedenza, ha svolto la mansione di direttore sportivo pure al Messina e all’Akragas.
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