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Cosenza calcio, alcuni gruppi ultrà vogliono sanare le fratture: giovedì 29 incontro all'Unical

I rossoblù attendono di conoscere il proprio destino e intanto lavorano per creare un'unità d'intenti

Comunione d'intenti per ripartire, rimarginando le fratture che si sono create negli ultimi anni. Alcuni gruppi ultrà del Cosenza vogliono riportare armonia all'interno dei vari movimenti, cancellando quanto successo negli ultimi anni. L'obiettivo dunque è quello di far rientrare la scissione del tifo rossoblù. L'assemblea per discuterne è già stata fissata: si terrà giovedì 29 luglio alle 21 all'anfiteatro "Polifunzionale-Unical". Sarà il secondo incontro dopo quello di un anno fa. «A differenza di allora – si legge in una nota diffusa da un gruppo di sostenitori silani – abbiamo avuto la disponibilità di vari gruppi della tifoseria organizzata a partecipare all’iniziativa. Sono quasi 20 mesi che siamo assenti dagli stadi a causa del virus che continua a circolare con le sue varianti, ma si intravedono spiragli di luce grazie ai vaccini e come dimostrano i campionati europei, il pubblico è ritornato in parte sugli spalti, in alcune nazioni gli stadi si sono di nuovo riempiti e le persone sono tornate a tifare, testimoniando come il tifo sia una parte importante di una partita di calcio, poiché riesce a creare emozioni determinate dal soffrire e gioire collettivamente.
Ci auguriamo che, Covid permettendo, anche in Italia nei prossimi mesi gli stadi possano ripopolarsi e per noi è importante che si possa ritornare a tifare come si è sempre fatto, con cori, striscioni, sciarpe e bandiere al vento. In questo la campagna di vaccinazione potrebbe consentire che il desiderio di ogni ultrà ritorni realtà.
A Cosenza abbiamo assistito inermi ad una retrocessione annunciata grazie all’insipienza ed incapacità di programmazione da parte di chi gestisce la società. Molto probabilmente saremo riammessi in serie B, ma quello che ci interessa oltre alla categoria in cui saremo, è che si arrivi ad un confronto tra i diversi gruppi, persone e comitive che possa risollevare le sorti di una piazza come Cosenza che storicamente è stata importante nel panorama ultras nazionale.
Sarebbe importante che tutti facessero un’autocritica perché se ci troviamo in questa situazione è un po’ responsabilità di tutti: alcuni gruppi che in passato hanno avuto screzi negli ultimi mesi hanno dimostrato con senso di maturità e responsabilità che è meglio confrontarsi e fare percorsi insieme, cercando punti di convergenza e non di divergenza, come è stato fatto nelle manifestazioni di contestazione alla società e nelle riunioni settimanali del lunedì, mettendo davanti il bene del movimento ultras cittadino rispetto ad antipatie e interessi personali.
Ci auguriamo che questo spirito caratterizzi l’assemblea, perché solo facendo autocritica, ammettendo i propri sbagli e cercando di non ripeterli, sarà possibile una riorganizzazione del movimento che premi la capacità, la serietà, l’affidabilità, il saper fare le cose nel modo migliore, per fare in modo che la piazza di Cosenza abbia una guida degna della sua storia. Lo dobbiamo alle nuove generazioni affinché crescano e tramandino i valori di aggregazione, appartenenza, socialità e solidarietà che hanno sempre fatto parte del DNA del tifo rossoblù».

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