«Vireremo con molta parsimonia sui calciatori nati negli anni Ottanta». Roberto Goretti è stato categorico su questo aspetto nel giorno della sua presentazione come nuovo direttore sportivo del Cosenza.
Il perugino al momento non ha tradito quanto detto, concludendo soltanto operazioni con giocatori sulla cui carta d'identità è segnato quantomeno l'anno 1991. Una “cortina di ferro” che tuttavia vacillerà almeno in un paio di casi per aggiungere esperienza a un organico decisamente giovane. Gli unici over 30 presenti finora sono Angelo Corsi e Alberto Gerbo, entrambi del 1989. Soltanto il primo è venuto alla luce dopo la caduta del muro di Berlino, il secondo lo ha fatto nello stesso giorno in cui è accaduto. I primi innesti del diesse umbro hanno abbassato la media età fissata ora a 25 anni e mezzo.
In riva al Crati sono approdati Panico (1999), Del Favero (1998), Minelli (1999), Venturi (1999), Saracco (1994), Boultam (1998), Rigione (1991), Gori (1999), Vaisanen (1994). Al di là di Rigione e Vaisanen si tratta di operazioni che hanno anche avuto un impatto minore sulle casse rossoblù.
I “senatori” della squadra invece sembrano essere destinati ad entrare per ultimi nello spogliatoio. Nel primo pomeriggio di ieri sono state risolte anche le ultime formalità sull'arrivo di Marco Carraro (1998) che pertanto andrà ad arricchire la colonia degli under 23 tesserati nelle ultime due settimane e mezzo. Il centrocampista dell'Atalanta (ha rinnovato il suo contratto con i nerazzurri prima di legarsi ai silani), giunto ieri sera in città, è un elemento fortemente voluto da Goretti, che lo conosce bene per averlo avuto al Perugia nello sfortunato anno della retrocessione in serie C.
Il ds monitora da vicino la situazione di Fabio Maistro, in uscita dalla Lazio. Il centrocampista è reduce dal prestito al Pescara con cui ha siglato 4 gol in 29 presenze nel passato campionato. Sul classe 1998 hanno messo gli occhi diverse formazioni di serie B, il Cosenza confida di portarsi in pole position per strappare l'assalto decisivo.
Ritardo
Il banco di prova di Ascoli servirà solo in parte a stilare impressioni veritiere sulla squadra che sta nascendo. Venerdì scorso, al “Franchi”, i silani si sono presentati con quattro Primavera in campo, risultando dunque non giudicabili. All'inizio delle competizioni ufficiali tuttavia la formazione cosentina non è giunta pronta. Giustificato Goretti, l'“alibi” non regge per il presidente Eugenio Guarascio che dopo una terribile retrocessione non si è mosso per tempo per allestire un organico in tempo utile nascondendosi dietro alla scusante della “categoria”, dribblando la possibilità di giustificare le sue ragioni quando il diesse ha chiesto pazienza all'ambiente.
Sarà il terreno di gioco a stabilire quanto dazio pagherà il Cosenza al fatto di aver vissuto un altro precampionato fantasma. Il calciomercato silano proseguirà a ritmo sostenuto fino alle ultime lancette disponibili per concludere operazioni. Quando sarà possibile stilare un primo bilancio, Goretti per tamponare alle lacune che emergeranno avrà a disposizione soltanto i calciatori senza squadra e preparazione nelle gambe.
Diario di bordo
Ieri pomeriggio, Zaffaroni ha diviso il suo gruppo in due facendo svolgere una partitella a tutto campo sul campo della Real Cosenza. Out Sueva, in attacco il tecnico ha provato la coppia composta da Gori e Moreo. Al gruppo si è aggiunto in prova il difensore centrale francese classe 1999 Diédié Traoré, ex LA Galaxy e Metz. Può giocare anche come terzino sinistro.
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