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Il Cosenza segna poco e... da fuori

Una curiosa statistica sulla tendenza realizzativa della squadra rossoblù

Area di rigore? Anche no. Il 60% dei cinque gol siglati fino a questo momento dal Cosenza nelle prime sei giornate di campionato sono arrivati da fuori area. Tre su cinque. La squadra di Davide Dionigi è la formazione cadetta ad aver segnato più volte da dietro la linea dei sedici metri, un dato condiviso soltanto con la Spal, che gol però ne ha segnato il doppio rispetto ai rossoblù e per questo ha una percentuale realizzativa minore rispetto ai silani sotto questo specifico aspetto (30%). Un dato statistico tutt’altro che trascurabile in chiave futura per il prosieguo del campionato. Laa gara con il Modena non rappresenta, infatti, soltanto l’ultima vittoria della compagine silana ma anche l’ultima gara in cui i cosentini sono riusciti a colpire riuscendo a penetrare all’interno dell’area avversaria. Un caso? L’altro dato sul quale l’undici dell’allenatore di Reggio Emilia deve intervenire è la sterilità dei primi tempi.
Fuori area Nelle prime due sfide, infatti, il Cosenza ha realizzato entrambe le sue reti infliggendo il colpo una volta arrivato al cuore degli avversari. Lo ha fatto in occasione del debutto contro il Benevento, quando Larrivey ha sfruttato lo sciagurato retropassaggio di Tello per battere Paleari da pochi passi. Una settimana più tardi, il raddoppio di Marco Brescianini è arrivato da una zolla simile alla quale era giunto il gol dell’argentino al “Vigorito”.
In quel caso però il centrocampista classe 2000 di proprietà del Milan ha approfittato dell’ottimo lavoro spalle alla porta di Butic per penetrare quasi fino in fondo e superare Gagno. Quella stessa sera però i rossoblù avevano scoperto la strada che fino a questo momento è risultata più redditizia.
Lo aveva fatto con Aldo Florenzi, ora fermo in infermeria per curarsi dalla lesione al legamento collaterale mediale del ginocchio destro, con una penetrazione partita da centrocampo e culminata con il tiro scagliato da fuori. Successivamente, il Cosenza è rimasto all’asciutto in due partite su quattro ed in entrambe le circostanze in cui è andato a segno lo ha fatto con conclusioni dal mezza luna dell’area di rigore, prima con la splendida punizione di Enrico Brignola contro la Ternana, poi con il fantastico tiro al volo di Emil Kornvig contro il Sudtirol, prima della sosta.
In serie B, soltanto la Spal, come detto in precedenza, ha tenuto il passo. Gli estensi hanno trovato il gol da fuori area con Maistro (Como), Esposito (Como) e Rabbi (Bari). Il Cosenza dovrà però ora cominciare a fare centro anche entrando in area di rigore per migliorare lo score realizzativo, che vede i silani terzultimi per gol siglati alle spalle di Perugia (3), Benevento (4) e in compagnia del Venezia (5).
Approccio C’è un altro numero però che i rossoblù devono eliminare al più presto, possibilmente già dalla sfida di venerdì contro il Como: Larrivey e compagni sono l’unica squadra a non avere mai fatto gol nel primo tempo. Un dato inquietante, specie se accostato ad un altro: quattro delle cinque realizzazioni incassate sono giunte prima dell’intervallo. Un approccio troppo morbido al match per la compagine cosentina.
Preparazione La squadra rossoblù intanto continuerà questa mattina al “Marulla” le manovre di avvicinamento al confronto notturno contro la squadra lariana. Nella giornata di ieri Dionigi ha suddiviso il gruppo in due blocchi.
Dopo una prima fase dedicata all’attivazione tecnica coordinativa, i silani si sono dedicati al lavoro di forza funzionale diviso in stazioni e lavoro tattico situazionale in possesso. Chiusura della seduta con alcune partitelle a tema a ranghi contrapposti.

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