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Cosenza, ascolta Dionigi: tre ingredienti per stupire. "Chiedo malizia, qualità e cattiveria"

Il tecnico dei "lupi" carica i suoi in vista del derby con la Reggina. Al seguito dei rossoblù 460 sostenitori per un blitz mai centrato in B

Davide Dionigi

Saranno 460 i sostenitori del Cosenza presenti al “Granillo” per supportare la squadra di Dionigi, mai vittoriosa a Reggio Calabria nei precedenti di Serie B. Per Davide Dionigi e i suoi uomini, questo è soltanto l’ultimo dei dati che rendono complicato l’impegno odierno contro gli amaranto, battuti dal Modena ma ancora seduti sulla poltrona più preziosa della cadetteria. Dal canto suo, il tecnico di Reggio Emilia aspetta risposte dai suoi calciatori, saliti all’ottavo posto con il 3-1 di otto giorni fa che ha interrotto un periodo di astinenza: «Il percorso di crescita prosegue ma non è legato soltanto ai risultati perché anche nelle sconfitte si possono trarre indicazioni interessati. Con il Como abbiamo raggiunto una vittoria preziosa. La squadra ha mostrato soprattutto grande maturità nel corso del secondo tempo. Questo è un fattore da tenere in considerazione. Stiamo lavorando per raggiungere quegli step che ci siamo prefissati ad inizio stagione. Sono convinto che stiamo crescendo sia sotto il profilo difensivo sia sotto quello offensivo. Nessuno deve sentirsi un comprimario, non ci sono attori principali nel nostro organico. Non accetto egoismi di alcun tipo. Naturalmente abbiamo bisogno di aggrapparci ad un bomber capace di indicarci la strada ma il mio Cosenza vuole essere un gruppo senza prime donne. Avremo bisogno di tutti e per fortuna la condizione fisica generale sta migliorando. Mi è dispiaciuto non impiegare Calò con il Como per uno scampolo consistente nel secondo tempo ma la sostituzione immediata di Rispoli ha minato i miei piani. Giacomo sta comunque molto meglio e siamo consapevoli di quanto può diventare utile per noi. Anche Sidibe mi è piaciuto molto negli ultimi giorni».
Per ottenere un risultato positivo Dionigi ha indicato tre ingredienti: «Malizia, qualità e cattiveria. Sono queste le possibili chiavi per fare bene contro una delle corazzate di questo campionato. Dobbiamo restare noi stessi perché diamo il meglio mantenendo la nostra identità».

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