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Il Cosenza ragiona sui rinforzi

Posta la necessità di almeno tre innesti, ma occorre anche sfoltire l’organico. Intanto c’è da lottare per i sei punti in palio nei match con Ascoli e Cagliari

Il presidente del Cosenza, Eugenio Guarascio

La concentrazione è rivolta ai prossimi due appuntamenti di campionato. Tra domenica e Santo Stefano, il Cosenza ha ancora sei punti a disposizione per migliorare i numeri deficitari mostrati fino a questo momento. Di fronte, Ascoli e Cagliari: 180’ che sanciranno da quale posizione i silani scatteranno dai blocchi nella seconda parte di stagione, dopo la sosta invernale.

Il calciomercato però inevitabilmente si fa spazio. L’ammissione è arrivata dallo stesso Eugenio Guarascio durante l’incontro di martedì sera con la stampa. Nella serata organizzata per lo scambio degli auguri, il massimo dirigente silano ha parlato della sua volontà di intervenire in maniera concreta per scampare alla mannaia della retrocessione. «Faremo di tutto per difendere questo patrimonio», ha detto il presidente, rispolverando uno slogan già sdoganato durante precedente appuntamenti. Dalla bocca dell’imprenditore però è trapelata soprattutto una notizia. Arrivato intorno alle 20.30, insieme al tecnico William Viali e il direttore sportivo Roberto Gemmi, Guarascio ha giustificato il ritardo facendo riferimento ad un precedente «summit di mercato» necessario a tracciare la strategia da seguire per potenziare l’organico, che nella prima parte di stagione ha evidenziato qualche falla.
Per correggere il software 2022-2023, bisognerà intervenire linea per linea. Da quanto lasciato trapelare, le pedine ricercate per adeguare la rosa alle esigenze sarebbero tre, massimo quattro. Si procederà comunque allo stesso tempo allo sfoltimento del gruppo, in questo momento piuttosto corposo. Il tempo darà necessariamente le risposte agli annunci quasi da “campagna elettorale” emersi martedì sera, con la consapevolezza che il credito dei tifosi nei confronti del club è da tempo ridotto a zero.

La controprova, se ce ne fosse bisogno, è giunta ieri dall’allenamento a porte aperte del “Macrì” al quale hanno assistito pochissimi intimi. Prima però Viali ha altre due avversari da sfidare con il materiale umano che ha a disposizione in questo momento. L’allenatore milanese dovrà focalizzare la sua attenzione su un rivale per volta, facendo comprendere alla sua squadra la necessità di cambiare immediatamente registro per non complicarsi troppo il compito di revisione.
In questo clima, Larrivey e compagni dovranno fare da sé arrivando con la testa lì dove non sarà possibile giungere con le gambe. Solo così l’ambiente può ritrovare un minimo di serenità. Rendendo meno pressante quella cappa quasi irrespirabile che certamente non agevola il compito di chi settimana dopo settimana va in campo indossando la casacca del Cosenza.

Arbitro. Per la sfida di domenica con l’Ascoli, intanto, è stato designato Juan Luca Sacchi di Macerata, alla prima stagionale in serie B (cinque presenze in massima serie). Quattro precedenti per i rossoblù con lui: bilancio di una vittoria, un pari e due sconfitte. L’ultimo incrocio riguarda il match di gennaio scorso con il Perugia quando, al “Marulla”, è arrivato il ko per 2-1. L’unico guizzo fa riferimento invece al 2-0 di qualche mese prima (settembre 2021) con il Como (reti di Gori e Millico). Torna Martino, preoccupa Calò. Oggi pomeriggio seconda sessione di lavoro a porte aperte (tempo permettendo) per il Cosenza a partire dalle 14.30. Ieri, nel frattempo, si è registrata una piacevole novità per Viali. Il jolly Pietro Martino è tornato ad allenarsi in gruppo. Un recupero importante a pochi giorni dalla sfida con i bianconeri di Christian Bucchi. Da contraltare però da segnalare la situazione di Giacomo Calò. Il centrocampista si è sottoposto ad esami diagnostici per comprendere l’entità del problema che lo ha costretto a saltare la gara con il Venezia. Sta recuperando gradualmente, invece, Karlo Butic: l’attaccante croato è reduce da un attacco influenzale.

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