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Cosenza, non puoi sbagliare: con la Spal spareggio... playout

Al “Marulla” i rossoblù chiamati a battere la Spal per superarla in classifica e abbandonare l’ultimo posto. Viali: «Abbiamo un solo risultato a disposizione se vogliamo cambiare il nostro percorso»

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I risultati si sono incastrati come meglio non avrebbero potuto. Adesso però tocca al Cosenza costruirsi la propria fortuna. E questa passa necessariamente per la vittoria sulla Spal. Un guizzo contro i biancazzurri di Oddo consentirebbe ai silani di compiere un ottimo scatto di reni, guadagnando tre posizioni (il Benevento è in svantaggio sui cosentini in virtù dei risultati negli scontri diretti) e portandosi ad una sola lunghezza da Venezia e Perugia (gli umbri non hanno giocato con la Reggina dopo il terremoto delle scorse ore).
Sostanzialmente, il match di questo pomeriggio ha bisogno di poche parole per essere preparato da un punto di vista mentale. Le motivazioni sono altissime, da un lato e dall’altro. Sarà fondamentale avere maggiore fame dell’avversario e lottare su ogni pallone come fosse l’ultimo.
Bilancino. Il Cosenza è comunque una squadra con incomprensibili blackout psicologici e forse, per questo motivo, William Viali avrà bisogno di un giro di parole elaborato e capace di toccare le corde mentali giuste per far accendere la lampadina al suo gruppo, che in casa sta comunque rispondendo bene alle sollecitazioni.
Come se fosse ancora un difensore, William Viali – per evitare “guai” – ha scaraventato simbolicamente in tribuna ogni “pallone” insidioso. L’allenatore del Cosenza, come un alchimista, ha misurato le frasi da far giungere ai suoi uomini e quelle da evitare qualsiasi ingrippo mentale nella testa dei suoi calciatori. Il motivo lo ha spiegato ad un certo punto della conferenza stampa che ha preceduto il match di questo pomeriggio: «L’aspetto psicologico è quello più difficile sul quale intervenire».
Ha sgomberato la testa da scorie mentali ad esempio in merito ai calci piazzati: «Durante la mia gestione abbiamo subito soltanto quattro reti su palla inattiva. In percentuale è un numero basso. Sicuramente è fastidioso sporcare le gare in questo modo ma non deve diventare un problema psicologico».
Ha compreso invece un virus da estirpare: i crolli in trasferta. «Un dato che ho presentato alla squadra è lampante. Da quando sono qui abbiamo subito 29 reti, soltanto otto in casa e 21 lontane dal “Marulla”, è evidente che vi sia una forte componente mentale in questo. Dobbiamo cancellarla».
Poi ha evitato di creare eccessive preoccupazioni intorno alla Spal: «In casa stiamo giocando sempre allo stesso modo. Non voglio che ci focalizziamo troppo sugli aspetti tattici. Abbiamo un solo risultato a disposizione se vogliamo cambiare il nostro percorso. Le motivazioni dovranno fare la differenza. Servono gli attributi per portare a casa la partita».
Mossa Guarascio. Il presidente Eugenio Guarascio, nel frattempo, ieri ha provato a ricucire lo strappo con la tifoseria attraverso una nuova mossa. Il presidente silano ha incontrato il tifoso storico con cui qualche settimana fa sono sorti dei disguidi.
«Un gesto che, come l’ulteriore sconto dei tagliandi per i settori popolari, era stato anticipato durante l’incontro tenutosi nei giorni scorsi con diversi rappresentanti della tifoseria e che rientra nell’ottica di un rinnovato rapporto, improntato sulla serenità e la costruttività, che la società vuole promuovere con i propri sostenitori. Il Cosenza vuole raggiungere il proprio obiettivo ed è forte la convinzione che solo l’unione di tutte le componenti possa aiutare i Lupi a compiere questa fondamentale impresa». Il pallone è rispedito nuovamente dall’altro lato.

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