Gli snodi del campionato sono molteplici. Curve pericolose attendono il Cosenza, che pure quest’anno – nonostante la progressione dell’ultima fase di stagione – dovrà allacciare forte le cinture per trattenere la Serie B. Per non mollare la presa, il match odierno di Perugia è uno di quelli di fondamentale importanza. Il navigatore dei silani è stato impostato, il tracciato è conosciuto da tempo e Viali e il suo gruppo sono consapevoli di muoversi su un tipo di superficie più adatta al rally. D’altronde, i rossoblù in questi anni di cadetteria sono stati abituati a vivere su terreni sconnessi. Qualcuno la indica come peculiarità e carta in più da giocare per restare in pista fino alla linea del traguardo. Chiedere ai tifosi bruzi per capirne sentimenti e pensieri.
Il “redblu tour” invece non intende di soste, fermate, code e flessioni. E anche oggi, i supporter cosentini che si spingeranno in Umbria (in una città peraltro che ospita già tanti fuorisede) saranno tantissimi. Il settore ospiti conterà 1081 unità. Oltre mille ugole che non hanno nessuna esitazione e faranno sentire le proprie note vocali per sostenere gli spericolati piloti di Viali davanti all’impervia prova del “Curi”, prima di cinque tappe da brividi.
Ogni gara comporterà riaggiornamenti psicologici, che rischiano di fare la differenza per il finale di stagione. Ecco perché, dopo il pari interno con il Cittadella, Viali ha sottolineato di non essere disposto a far filtrare germi negativi nella testa dei suoi uomini. I risultati sono il miglior viatico per mantenere l’universo dello spogliatoio cosentino asettico.
Precedenti. Il Cosenza, per cogliere un risultato positivo che consentirebbe quantomeno di continuare a viaggiare con tre “metri” di vantaggio sui biancorossi, può fare riferimento soltanto a metà con la tradizione. Nelle sette partite giocate in casa del Perugia, i silani hanno strappato soltanto un successo. Il dato però è in equilibrio perché una volta hanno vinto pure gli avversari mentre in cinque circostanze si è registrata la parità.
L’unica affermazione interna dei biancorossi fa riferimento al 14 aprile 1996. In quel torneo di serie B (unico torneo che ha conosciuto l’incrocio tra le due squadre), gli umbri si imposero con i gol dell’ex Marco Negri e di Massimiliano Allegri. I Lupi accorciarono le distanze in apertura della ripresa con Filippo Cristante, una rete però insufficiente per portare via punti. A firmare l’unico guizzo rossoblù, invece, nel giorno del 105esimo compleanno del Cosenza (23 febbraio 2019), è stato Mirko Bruccini con un calcio di rigore ottenuto per atterramento di Domenico Mungo. Una partita che per certi versi aveva un peso specifico molto importante per la squadra di Piero Braglia, non vicina comunque al valore della sfida delle 14.
Nei cinque pareggi, due volte si è prodotto l’1-1 (maggio 1948 e settembre 2021), altrettante lo 0-0 (novembre 1946 e dicembre 1994) mentre a dicembre 2019 il match ha regalato due realizzazioni per parte (Iemmello e Falasco per i padroni di casa; Sciaudone e Rivière per la compagine bruzia).
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