Con il raggiungimento della salvezza è scattato anche il rinnovo automatico di Andrea Rispoli. Il 34enne di Cava de’ Tirreni è arrivato durante la scorsa estate al termine di una trattativa che nello spazio di poche ore ha visto l’ex Parma raggiungere l’intesa con il direttore sportivo Roberto Gemmi e poi giungere nel ritiro di Sarnano. In quella circostanza, le parti hanno trovato l’accordo per un accordo annuale e l’opzione per un’ulteriore annata legata alla permanenza. Nel corso della stagione, il terzino campano ha raccolto 31 gettoni di presenza segnando pure una rete nella sfida contro il Bari.
Nell’ultimo periodo il suo minutaggio è stato condizionato in due casi dall’influenza. Virus che lo hanno debilitato. Dopo essere rimasto fuori dall’elenco dei convocati della trasferta di Ascoli, Rispoli è tornato in panchina in occasione dell’ultima giornata contro il Cagliari. Ai margini del terreno di gioco è rimasto pure nel confronto d’andata con il Brescia, ritrovando poi il terreno di gioco nelle fasi finali della partita di giovedì scorso.
Anche nel momento in cui è stato meno impiegato, il laterale ha messo il suo tasso d’esperienza a disposizione del gruppo di Viali ed è sempre stato attivo sui social con video motivazionali per stimolare sé ed i suoi compagni in vista della volata finale. Una presenza in termini di leadership dal quale il Cosenza può ripartire nel prossimo impegnativo torneo.
Basi. Il prossimo progetto tecnico tuttavia anche questa volta potrebbe passare per un reset completo. Questo nonostante il presidente Eugenio Guarascio, con ancora tutto in ballo, si era affrettato a dire che in caso di salvezza ci sarebbero state le conferme di Gemmi, Viali e dell’intero staff tecnico. Ora il rischio enorme è che il massimo dirigente silano si sia messo nuovamente in fuorigioco da solo perché le parole del tecnico nella conferenza stampa degli scorsi giorni non hanno sciolto i dubbi. Anzi, tutt’altro. L’allenatore ha preferito la strada della diplomazia facendo passare la scelta per questioni familiari, peraltro valide e condivisibili. Una divergenza di dichiarazioni che ha ricordato comunque quella di trenta mesi fa quando nella stessa conferenza il presidente è andato esattamente nel senso opposto rispetto a quanto esternato soltanto pochi minuti più tardi dall’allora direttore sportivo Stefano Trinchera. Questa volta, invece, il “botta e risposta” è avvenuto a distanza di settimane, con in mezzo anche sirene di corteggiamento intorno all’ex allenatore di Cesena e Novara.
La conferenza. Di quanto avvenuto, colpisce anche un altro aspetto: la necessità di organizzare una conferenza stampa a due giorni di distanza dalla partita di Brescia senza avere certezze da consegnare ai tifosi in vista del futuro. Un’altra mossa che il Cosenza avrebbe potuto valutare e gestire con maggiore accortezza e che certamente non permetterà a Guarascio di guadagnare consenso nei riguardi di una tifoseria che lo ha da tempo “scaricato”. Se l’addio di Viali e Gemmi dovesse realmente generarsi, come sembra lasciar intendere l’orientamento attuale, ancora una volta si parlerà delle sue promesse disattese. Con questi presupposti, risulta difficile ricevere credito.
Danilo Perri
Nonostante tutto, il patron del Cosenza, in un'intervista rilasciata a Radio Sportiva, ha parlato di progetto ambizioso: “Cosenza è l'unica al Sud che non ha centrato la serie A, vogliamo mirare a questo obiettivo”.
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