Per il Cosenza comincia una settimana molto importante, quella che condurrà all’inizio ufficiale della prossima stagione. Sabato, infatti, si apre il nuovo registro e i rossoblù aumenteranno i giri del motore per non farsi trovare impreparati. La società di via degli Stadi tra 24 o più probabilmente 48 ore dovrebbe ufficializzare l’avvio dell’era Fabio Caserta, tecnico scelto da Roberto Gemmi per sviluppare la gestione del suo secondo mandato guarasciano.
L’allenatore di Melito Porto Salvo è fermo da settembre scorso quando è stato esonerato dal Benevento all’alba di una stagione da incubo per i giallorossi. Si è trattata della prima delusione per il reggino che in questo avvio di carriera ha assaporato bocconi molto più soddisfacenti come le promozioni dalla serie C alla B ottenute con Juve Stabia e Perugia. In riva al Crati si accomoderà su una poltrona scomoda per chi l’ha frequentata negli ultimi anni ma che ha regalato comunque grandi soddisfazioni ai condottieri capaci di mantenere la “terra promossa”. Caserta insomma è ormai l’allenatore in pectore da vari giorni ma si attende il nero su bianco per chiudere definitivamente questa vicenda.
Ritiro e polemiche
Un altro ingombro presente sulle scrivanie del club di via degli Stadi è prossimo ad essere trasferito nel “cestino”. La questione ritiro è ormai diventata un vero e proprio tormentone in questi giorni. Il Cosenza, malgrado qualche difficoltà iniziale, sembra ormai orientato a soggiornare ad Assisi per svolgere il precampionato. Il team manager Kevin Marulla ha intessuto tutta una serie di contatti con la cittadina serafica per portare a termine la sua lunghissima e laboriosa ricerca. Individuata immediatamente la struttura alberghiera, il BV Grand Hotel Assisi, maggiori grattacapi ha causato l’individuazione dell’impianto di gioco sul quale effettuare il lavoro sul campo. Dalla vicina Cannara alle varie soluzioni offerte dalle strutture dislocate tra le frazioni assisane, sono state sondate tante ipotesi dalle quali uscirà fuori in queste ore la scelta finale.
Intorno al mancato soggiorno in Sila e alla criticità presentate da tempo dal “Marulla” (nelle ultime due stagioni la tribuna “Rao” è rimasta chiusa) ieri è intervenuta l’associazione “Cosenza nel cuore - Supporter Trust”: «Il Cosenza continua ad essere qualcosa di secondario e poco importante per le istituzioni locali. Notiamo continue passerelle e appelli, che però si trasformano in boomerang. Tribuna Rao ancora inagibile e campi di calcio in Sila abbandonati. Qualche giorno fa uno scarno comunicato del Club, raccontava di un incontro con il sindaco di Cosenza, l’ennesimo, su imprecisati lavori, che non si sa quando partiranno per rendere accogliente, così si scriveva, lo stadio. Qualche giorno fa, ancora, si apprendeva dell’appello della presidente della Provincia che invitava il Cosenza a svolgere il ritiro a pochi chilometri, in Sila. Giustissimo, grande opportunità per i tifosi, per il club, per l’indotto, per il territorio. Peccato però che le strutture siano inagibili o, quando va bene, da risistemare. L’ennesima occasione persa delle istituzioni, che non riescono neanche a far trovare, a pochi chilometri di distanza, impianti sportivi idonei per una società di serie B, pur avendo il territorio ottime strutture alberghiere. Adesso basta. Basta giocare con la passione dei tifosi».
Sulla seconda problematica è giunta immediata la replica della presidente Rosaria Succurro: «Le strutture in questione sono pronte, al netto di piccoli accorgimenti. I rapporti con la società sono e continueranno ad essere idilliaci, così come le interlocuzioni per creare progetti sportivi futuri insieme».
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