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Cosenza, la strana parabola di Zilli. In dodici mesi dall’euforia alla crisi

Massimo Zilli

Nel giro di un anno, Massimo Zilli si è ritrovato a vivere due compleanni completamente differenti. Ieri l’attaccante friulano ha festeggiato ad Assisi i suoi 21 anni. Questa volta però non con lo stesso sorriso di dodici mesi fa quando il suo contributo sulla salvezza certificata dal successo con il Vicenza lo aveva fatto giungere a Sarnano come uno degli elementi della rosa maggiormente acclamati.
La punta di Udine aveva scatenato l’entusiasmo dell’ambiente silano con giocate decisive ai fini della permanenza in serie B: rigore procurato con il Pisa, rete della vittoria con il Cittadella e ingresso decisivo nel match vitale contro i biancorossi, deciso dalla doppietta di Joaquin Larrivey. Pochi giorni dopo l’inizio del ritiro marchigiano, il calciatore ha poi messo la firma sul contratto triennale che lo lega al Cosenza fino a giugno 2025.
Blindato dalla società di Guarascio e responsabilizzato da Gemmi nella sua conferenza di presentazione, il giovane friulano non è riuscito a ripetersi nella stagione che sarebbe dovuta essere quella della sua consacrazione. Presenze prossime allo zero in avvio di campionato, condizione fisica scadente (come è ovvio che sia per un giocatore della sua stazza poco utilizzato) e, poi, qualche chance non sfruttata a dovere.
Nella seconda parte di campionato ha trovato maggiore continuità di minutaggio ma non è mai riuscito a scardinare il segno zero dalla casella dei gol realizzati. Una casella intorno alla quale ruotano i giudizi sugli attaccanti. La fiducia acquisita mediante un ottimo rendimento nel campionato Primavera 2 (22 gol in 45 partite) e le parole di Pierpaolo Bisoli sembrano ormai roba di un’altra epoca. Ecco perché sul suo futuro immediato sono in corso serie riflessioni.

Il ragazzo transitato dal settore giovanile della Lazio si è presentato ad Assisi con un fardello pesante. La partenza in prestito appare in questo momento la soluzione migliore per tutti. Qualcosa di inimmaginabile soltanto un anno fa quando il Cosenza ha scommesso su di lui confidando in una futura plusvalenza. Per riguadagnare considerazione e fiducia Zilli ha bisogno di trovare una piazza che gli permetta di giocare con continuità per mettersi alla prova e capire le proprie velleità. Ironia della sorte a metterlo ai margini potrebbe essere ora proprio l’arrivo di un giovane cannoniere della Lazio, società dalla quale era stato “ripudiato” nel 2020.
In ritiro avrà però la possibilità di convincere Fabio Caserta a bloccarne il trasferimento a titolo temporaneo. Non sarà semplice perché l’obiettivo dichiarato del direttore sportivo rossoblù Roberto Gemmi è quello di comporre un attacco di sicuro affidamento e pertanto le scelte del Cosenza dovrebbero essere altre.
Zilli sta assaporando le prime difficoltà della vita del calciatore, vissuta sulle montagne russe. Sulle quali si fa in fretta a salire in alto e precipitare velocemente verso il basso.
Dovrà aspettare il suo momento per tornare a ruggire.

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