Oltre mille tifosi hanno riempito la tribuna coperta del rettangolo di gioco principale del centro sportivo “Real Cosenza”. Una risposta notevole quella offerta dai sostenitori silani in seguito alla decisione del club rossoblù di aprire le porte per accogliere il suo branco. Molti i bambini presenti, che hanno abbracciato simbolicamente i propri beniamini. Il più ricercato per foto ed autografi è stato Gennaro Tutino, fiore all’occhiello finora del calciomercato. Tanto affetto però è stato riservato a tutti i protagonisti della salvezza della passata stagione. Un’accoglienza molto colorata, affettuosa e a tratti “rimbombante”, con vari cori intonati dalla frangia più accesa del tifo e non solo.
Al termine dell’allenamento, poi, il gruppo con in testa l’allenatore Fabio Caserta si è fermato ad ascoltare l’invito dei supporter ad «onorare la maglia», come fatto nel recente passato. A bordo campo, presenti per assistere all’allenamento anche Armando Perna, braccio destro di Roberto Gemmi, il responsabile del settore giovanile Sergio Mezzina e il segretario generale Francesco Xausa e ovviamente il team manager Kevin Marulla. Successivamente hanno fatto capolino ai margini del terreno di gioco pure la dirigente responsabile della gestione Roberta Anania, il direttore amministrativo Daniel Inderst, il direttore marketing Emanuele Del Duca e il segretario del settore giovanile Carmine Giordano.
In campo, Rigione e compagni hanno svolto una serie di partite a tema. Come sempre, grande attenzione è stata posta sul possesso e sull’iniziazione della manovra. Ancora differenziato per Florenzi, out Hristov e Sueva, già assenti martedì alla ripresa.
Abbonamenti. La campagna abbonamenti lanciata nella passata settimana non ha lasciato indifferente parte della tifoseria silana. Il “Centro Coordinamento Club” del presidente Massimiliano Pesce in queste ore è intervenuto sul “caro biglietti” con un comunicato mediante il quale dice di aver «storto il naso» davanti ai rincari: «Viene da sé leggere lo slogan della campagna abbonamenti con una punta di amarezza. La ragione è l’aumento dei costi per ogni singolo settore. Troviamo alquanto spropositato un simile innalzamento economico, in virtù anche del fatto che, come regione, non apparteniamo di certo all’agglomerato degli Emirati Arabi. Siamo piuttosto increduli, per non dire scioccati, soprattutto del trattamento riservato alla categoria “Lupacchiotto”, rilevando un aumento onestamente non consono ad una società che punta a promuovere l’amore per il calcio sin dalle generazioni più piccole. Si chiede nuovamente un sacrificio al popolo rossoblù. Un sacrificio non certo di poco conto che naturalmente andrà ad incidere sul bilancio familiare di tutti i tifosi. Pertanto, come Centro di Coordinamento, chiediamo cortesemente alla società una revisione delle tariffe pianificate, favorendo così l’afflusso di più persone allo stadio».
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