L’amichevole con il Frosinone ha chiuso una fase del lavoro. Da domani pomeriggio, quando il gruppo riprenderà a lavorare in città, la mente sarà proiettata sui primi impegni ufficiali della stagione. Intanto, la gara giocata in Lazio contro la formazione di Di Francesco ha offerto parecchi spunti. Si è trattato del test più attendibile disputato fino a questo momento, contro un avversario di categoria superiore, che a tratti ha subito la vivacità del Cosenza. I rossoblù hanno mostrato personalità e carattere, continuando a seguire le istruzioni del suo tecnico nonostante un gol incassato quasi subito a causa della maniera in cui la proposta di gioco è andata in tilt (Zuccon si è lasciato rubare un pallone sanguinoso nella propria trequarti consentendo ad Harraoui di presentarsi facilmente davanti a Micai). L’organico è ancora incompleto.
Attacco. Sulle corsie esterne alte, anche contro i gialloblù, Caserta ha alternato vari uomini prestati alla causa, da Arioli a D’Urso, giungendo a Mazzocchi e Voca. Nel reparto avanzato mancano varie pedine. Il tecnico reggino si è consolato però con le reti di Tutino e Zilli. L’attaccante partenopeo ha confermato di essere l’uomo deputato a risolvere la criticità realizzativa accusata nella passata stagione. Il calciatore, da quando è rientrato in maglia silana, ha sempre svolto il ruolo di attaccante centrale. Posizione, pertanto, che dovrebbe mantenere anche nel caso in cui dovesse arrivare un altro elemento in questa zona del terreno di gioco. L’allenatore sta avendo discreti riscontri pure dal classe 2002 friulano, a segno con una bella torsione per il temporaneo 2-2. Il 4-2-3-1 al momento appare intoccabile. Da capire se si registreranno modifiche al sistema più avanti. Florenzi, ancora ai margini (è alle prese con il suo programma specifico, non è finora mai stato utilizzato in precampionato), potrebbe trovare spazio in una delle tre caselle dello scacchiere alle spalle della punta.
Centrocampo. Il Cosenza continua a ricercare un giocatore in grado di dare una mano in fase di impostazione. I silani vogliono ragionare con il pallone tra i piedi, ricercando la manovra palla a terra e per questo l’obiettivo è aggiungere fosforo. Per arrivare a Mattia Viviani bisogna raggiungere un’intesa con il Benevento che ancora non si è prodotta. Pertanto il calciomercato rischia di restare bloccato. Calò ha offerto buoni sprazzi. Zuccon, come detto, si è reso protagonista dell’“incidente” che ha causato il primo svantaggio. Caserta, anche per questa ragione, sembra “vedere” meno Voca, protagonista a sorpresa dell’eurogol del 3-3.
Difesa. Tre gol subiti, sebbene contro una squadra di serie A, sono tanti. Il Frosinone ha dato la sensazione di poter colpire in più di una circostanza pure a difesa schierata. I meccanismi dovranno essere perfezionati. Il coraggioso Cosenza di Caserta vuole proporre un’aggressione molto forte e ingaggiare parecchi duelli individuali. A Frosinone, potrebbe essere giunto un altro indizio del fatto che Rigione non sia in cima alle gerarchie del tecnico che ha impiegato dal primo minuto Meroni e Venturi e poi ha adattato Cimino al fianco del centrale ex Cremonese all’inizio della ripresa. Indizi del fatto che sia sul mercato? Il capitano, subentrato a meno di 20’ dalla fine, è in ritardo di condizione e non sarà semplice per lui recuperare, poiché salterà certamente pure le prime due gare di campionato per squalifica. In Coppa Italia, intanto, potrebbe restare ancora fuori dall’inizio. Nella lista dei partenti resiste pure Hristov, per il quale i rossoblù hanno rifiutato per il momento due ipotesi di prestito. Il bulgaro non dispiace a Caserta ma Guarascio vuole rientrare dall’investimento compiuto per lui. Piazzarlo a titolo definitivo non risulta semplice. Ad ore è atteso, infine, l’annuncio dei rinnovi di D'Orazio e Martino.
Cosenza, l’organico è ancora incompleto in tutti i reparti
Caserta aspetta innesti in avanti, a centrocampo, ma anche nel pacchetto di difesa
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