Nella partita di questo pomeriggio allo stadio “Penzo”, il Cosenza riceverà la spinta di 359 tifosi, che giungeranno per infondere coraggio al gruppo di Fabio Caserta contro la corazzata Venezia. Di fronte, si troveranno due delle squadre che hanno impressionato di più in occasione del primo turno. Entrambe cercano conferme. I lagunari perché vogliono subito acquisire il ruolo di grande protagonista del torneo, i rossoblù per tentare di aggiungere indizi ad una crescita generale rispetto alla prima parte della passata stagione. Coraggio e atteggiamento sono due degli aspetti sui quali sarà concentrata l’attenzione del tecnico di Melito Porto Salvo nella prima gara esterna di quest’anno. I silani hanno dato una buona immagine nelle due gare giocate davanti al proprio pubblico ma in trasferta devono eliminare vecchie e consolidate difficoltà.
Precedenti. Sono quattordici i confronti tra le due squadre in Laguna. Il Cosenza si è affermato in tre circostanze ma il bilancio sorride ai padroni di casa, usciti vittoriosi in sei occasioni. Cinque i pareggi. Il guizzo più recente è datato 23 dicembre 2018. L’1-0 decisivo è stato firmato in quel caso da Tommaso D’Orazio, sul terreno di gioco pure oggi. Rossoblù corsari pure il 26 aprile 2003: 0-2 timbrato da Oshadogan e Tedesco. Il primo blitz silano risale al 29 gennaio 1995. Da allora sono passati più di 28 anni. Quella volta, i rossoblù hanno espugnato il “Penzo” con due reti di Marco Negri e una di Enrico Buonocore. Cerbone e Ambrosetti per gli arancioneroverdi. Nelle due gare più recenti altrettante vittorie veneziane: 2-0 l’11 dicembre 2022 e 3-0 l’11 aprile 2021.
Formazione. Fabio Caserta non prescinderà dal 4-2-3-1 sul quale ha lavorato dall’inizio del ritiro estivo. Il tecnico ne ha parlato nella conferenza stampa di giovedì mattina, ammettendo che la possibilità di passare a tre a centrocampo è contemplata nelle sue idee ma che al momento si continuerà sulla linea già tracciata perché è con essa che il suo Cosenza ha raggiunto un’identità forte. Peraltro, la differenza tattica sarebbe poca cosa e i principi quasi inalterati. Alla vigilia, i due dubbi principali dell’allenatore reggino riguardano la retroguardia e la batteria dei trequartisti alle spalle di Tutino.
Nel pacchetto difensivo, l’incognita è rappresentata da Meroni, rimasto fuori con l’Ascoli. Con lui si sta procedendo con cautela ma se dovesse dare garanzie, questo pomeriggio sarà in campo e in panchina andrebbe Fontanarosa. Viceversa, ancora fiducia al giovane centrale proveniente dall’Inter, in coppia con Venturi. A destra toccherà invece ad Andrea Rispoli. Con il rientro dalla squalifica di Voca, Caserta potrebbe decidere di puntare su di lui come fatto contro il Sassuolo in Coppa Italia. Il kosovaro darebbe una mano per impedire al Venezia di ragionare nei primi 30 metri di campo. A fargli posto, in questo caso, potrebbe essere uno tra Arioli – autore del gol più bello della settimana secondo la Lega B – e Mazzocchi. Tutino sarà il vertice della quaterna deputata a impensierire i lagunari. Non c’è Mattia Viviani, squalificato per una giornata dal giudice sportivo di Lega Pro in seguito all’espulsione ricevuta nel corso della gara amichevole tra Benevento e Monterosi dello scorso 12 agosto.
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