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Il Cosenza scappa, subisce e poi resiste: Caserta imbattuto pure a Venezia, termina 1-1

VENEZIA COSENZA 1-1

Marcatori: 38’ pt Voca, 4’ st Pierini.
Venezia (4-3-3): Joronen 5.5; Candela 7, Idzes 6.5, Sverko 6, Zampano 6.5; Busio 6 (27’ st Gytkjaer 6.5), Tessmann 6, Ellertsson 5.5 (1’ st Bjarkason 6.5); Pierini 7 (27’ st Cheryshev 6), Pohjanpalo 6 (40’ Olivieri sv), Johnsen 6 (38’ st Lella 6). All.: Vanoli.
Cosenza (4-2-3-1): Micai 6.5; Rispoli 6 (35’ st Fontanarosa 6.5), Meroni 6 (17’ st Sgarbi 6), Venturi 7, D’Orazio 5.5; Zuccon 7, Calò 6; D’Urso 5.5 (12’ st Marras 6), Voca 6.5, Mazzocchi 6 (17’ st Arioli 6); Tutino 6.5 (35’ st Zilli 6). All.: Caserta.
Arbitro: Bonacina di Bergamo 6.
Note: terreno di gioco in discrete condizioni, spettatori 4.962 di cui 359 ospiti per un incasso di 68.431 euro. Espulsi: 14’ st Accursi e Vanoli per reciproche scorrettezze. Ammoniti: Tutino, Lella. Angoli: 9-2. Recupero: 5’, 9’.

Il Cosenza non è soltanto bello. La squadra di Caserta al “Penzo” mostra di poter soffrire. I rossoblù avvertono la pressione avversaria nei primi giri di lancette, poi si scrollano di dosso la pressione a passano in vantaggio. Nel secondo tempo incassano subito il pareggio ma poi resistono aggrappati alle corde fino al minuto 99. Il pareggio di Venezia permette di salire a quattro punti e dà slancio a pochi giorni dal turno infrasettimanale con il Modena, al “Marulla”.

SCELTE. Fabio Caserta cambia due uomini rispetto alla vittoria con l’Ascoli. Meroni recupera e torna ad essere il leader difensivo mentre Voca si sistema tra D’Urso e Mazzocchi sulla trequarti. In panchina rimangono Fontanarosa e Arioli. Il Venezia mantiene invariato l’undici vittorioso contro il Como.

PRESSIONE. I lagunari tentano di sfruttare l’out destro, cavalcato con intraprendenza da Candela. Uno scambio avviato dal terzino e rifinito da Pierini per Tessmann potrebbe costare caro ai silani ma la conclusione del centrocampista da posizione favorevole non impensierisce più di tanto Micai. Il Cosenza cade al 5’, tuttavia, Busio è in fuorigioco dopo la respinta del portiere rossoblù sul traversone di Johnsen, imbeccato da Pohjanpalo.
Corsi questi pericoli, la squadra di Caserta allontana la pressione e prova ad insidiare la porta avversaria fino al cooling break (al 16’ Joronen rischia un pasticcio ma rimedia sulla linea). Alla ripresa del gioco, Pierini va già in area dopo un contrasto debole con D’Orazio (26’): per Bonacina è calcio di rigore, poi l’arbitro bergamasco corregge all’on field review la sua decisione, con l’ausilio del Var.
I silani continuano ad esercitare una pressione alta e al 38’ passano con Voca. Zuccon ruba palla a Tessmann in posizione molto avanzata, Mazzocchi serve il kosovaro che da fuori, con una deviazione, ripete una parabola simile a quella con cui è andato in gol ad inizio agosto in amichevole contro il Frosinone.

RESISTENZA. Nel secondo tempo, i veneti spingono con grande convinzione alla ricerca del pareggio. Il gol porta la firma dell’ex Pierini, a segno dopo quattro minuti. L’attaccante esterno si beve Calò, Venturi e Meroni con una finta di corpo e incrocia alle spalle di Micai dopo essere stato azionato da Bjarkason.
Il Venezia continua ad attaccare e costringe il Cosenza a restare nel guscio. Pohjanpalo non sfrutta un corner spedendo alto da pochi passi (8’) mentre due minuti più tardi arriva con un attimo di ritardo sul traversone basso della mezzala islandese.
Ad un certo punto, i rossoblù sembrano scrollarsi di dosso la pressione ma il Venezia prende soltanto una boccata d’ossigeno per l’arrembaggio finale in cui colpisce due traverse nel recupero (con Gytkjaer e Idzis). Anche due interventi provvidenziali di Fontanarosa e Venturi per il pari del Cosenza.

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