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Domani al Marulla col Modena... il Cosenza vuol scoprire quanto è bello

Una sfida che può dire molto, Caserta chiede sfrontatezza

Un avvio incoraggiante, sulla falsariga della passata stagione quando il Cosenza si è ritrovato inaspettatamente primo dopo le prime due gare di campionato. In quel caso i punti erano sei, oggi sono quattro e le sensazioni sono nuovamente come allora. Le prossime partite però saranno fondamentali per comprendere se come allora si tratta soltanto di un’illusione. O se quest’anno davvero potrà essere fatto qualcosa di straordinario.

I rossoblù promettono e sembrano di un lignaggio superiore rispetto a dodici mesi fa ma prima di giudizi definitivi la serie B, imprevedibile come poche, insegna che è meglio attendere un po’ di gare. Per questo motivo, Fabio Caserta dopo il successo di nove giorni fa si è ricamato l’abito del “pompiere”, in una piazza che sa entusiasmarsi e deprimersi in pochi istanti.

Il match di domani sera contro il Modena sarà la quarta galleria del vento alla quale sarà sottoposta la formazione silana. Di fronte, un avversario che già nella passata stagione ha dimostrato di reggere ampiamente il palcoscenico e poter essere ambizioso. I “canarini”, inoltre, hanno battuto l’Ascoli al debutto in campionato (non sono scesi in campo nel primo turno).
Ai suoi, Caserta chiederà di ripetere una prestazione quanto più in aderenza con quella della prima frazione di gioco del “Penzo”.

I silani, a Venezia, hanno mostrato la filosofia della loro guida tecnica fino all’intervallo. La sfrontatezza con cui si intende giocare ha portato al vantaggio di Voca, reincarnato nella posizione del trequartista. Il kosovaro ha già inviato un messaggio: chi vuole occupare un posto da titolare dovrà fare di nuovo i conti con lui, utile in una posizione più avanzata con la solita verve in fase di non possesso ma all’occorrenza letale quando c’è da colpire. Dopo il gol rifilato in amichevole ad inizio agosto, si è ripetuto in una sfida ufficiale. Molto del merito deve però essere attribuito a Zuccon, bravo ad esercitare la pressione asfissiante richiesta dall’allenatore di Melito Porto Salvo.

Le ultime ore di calciomercato serviranno a comprendere la fisionomia definitiva del Cosenza, intanto, il lavoro d’attacco alla profondità garantito da Tutino sono un’arma di cui Caserta difficilmente avrà voglia di privarsi.

Il match in Laguna, poi, ha esaltato la figura di Michael Venturi. Il difensore romagnolo sta manifestando una crescita perentoria e si candida a diventare titolare a tempo pieno del blocco arretrato. Una sua chiusura nel finale è risultata decisiva ai fini del risultato.
Nel confronto contro il Venezia, i silani hanno patito le difficoltà superiori per via dell’enorme propulsione espressa sulle corsie laterali dagli arancioneroverdi, soprattutto sulla fascia nella quale hanno agito Candela e Pierini. Lì i rossoblù non sempre sono riusciti a mantenere le coordinate e reggere il passo, in occasione del gol del pari firmato dall’ex di turno e in qualche altra azione. D’Urso ha confermato di faticare quando è costretto a seguire come un’ombra il suo dirimpettaio pure nell’altra parte del rettangolo di gioco. Sulle corsie esterne offensive, il Cosenza dovrà ancora pazientare per rivedere la migliore versione di Marras (subentrato nella ripresa ma ancora indietro rispetto ai suoi standard) e riabbracciare Florenzi (il sardo appare destinato ad occupare la casella di trequartista alto a sinistra ma ancora non si è visto con il gruppo dall’inizio del ritiro). Insomma, un Cosenza chiamato a sistemare alcune tessere del mosaico, ma le premesse sono incoraggianti.

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