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Cosenza, la sindrome della ripresa è un limite o solo una coincidenza?

In quattro partite i silani hanno subito i rivali nei secondi tempi

Il pareggio con il Sudtirol ha dato risalto alla dinamica negativa della seconda frazione di gioco. Quello dei secondi tempi è diventato un caso perché finora i silani non sono riusciti ad essere continui per tutto l’arco dell’incontro. In questo avvio di campionato, i rossoblù hanno perso sei punti nella seconda parte di gara.
Se le partite fossero finite nel primo tempo, infatti, il collettivo di Caserta avrebbe 11 punti e sarebbe secondo alle spalle del Parma (13). Il Cosenza dei secondi tempi però ha totalizzato soltanto 3 punti, quartultimo insieme a Lecco e Ascoli e davanti soltanto a Ternana (2), Spezia e Feralpisalò (1).

Trend negativo

D’Orazio e soci hanno accusato una forte flessione dopo l’intervallo dalla seconda giornata in poi. L’unica eccezione finora è rappresentata dal match con l’Ascoli, comunque non attendibile in questo senso poiché i bianconeri si sono riaffacciati in campo dal tunnel degli spogliatoi con tre uomini in meno. Da quel momento in poi, però, i silani hanno sempre rallentato.
Con il Venezia, chiuso il primo tempo avanti in virtù del gol di Voca, hanno incassato in apertura della seconda parte il definitivo pari di Pierini. Nel turno infrasettimanale, poi, dopo aver incassato la replica di Strizzolo a Tutino al tramonto dei primi 45’, i rossoblù hanno subìto il sorpasso del Modena a tre minuti dal novantesimo. Anche il kappaò di Brescia si è registrato dopo il cambio di campo e ha portato la firma di Bjarnason.
Nell’ultimo turno, Mazzocchi ha evitato quantomeno la terza sconfitta consecutiva pareggiando i conti dopo al novantanovesimo, in seguito all’uno-due piazzato dal Sudtirol nello spazio di nove minuti, superata l’ora di gioco. Se tre indizi sono sufficienti a fare una prova, figuriamoci quattro...
Il Cosenza deve indagare sulle ragioni di questi blackout. Necessarie trovare risposte immediate per ripetere la presentazione del problema pure nella trasferta di venerdì al “Barbera”, contro un Palermo che ha trovato la spinta maggiore proprio nei secondi tempi, frazione di gioco in cui la squadra di Eugenio Corini ha firmato 5 delle sue sette reti realizzate finora.
I rossoblù hanno segnato solo un gol dopo il quarantacinquesimo e ne hanno incassato soltanto uno fino ad allora. Anche sul piano del ritmo, negli ultimi 180’, il Cosenza è sembrato vivere un momento involutivo. Al momento non si può sapere se questo aspetto possa rappresentare un limite oggettivo o soltanto una coincidenza temporale.

Test in famiglia

La seduta di ieri è stata caratterizzata da un allenamento congiunto con l’Under 19 di Antonio Gatto per chi non ha giocato titolare nella gara con il Sudtirol di sabato pomeriggio. Nella sgambatura del centro sportivo “Real Cosenza”, sono stati sette i gol realizzati. A segno due volte Zilli (uno per tempo), Arioli, Crespi, Canotto, Viviani e Praszelik. L’altro troncone della rosa di Fabio Caserta ha invece cominciato svolgendo un lavoro di forza in palestra proseguendo con un’attività atletica e terminando con alcuni esercizi sul possesso palla. Anche oggi un’unica sessione di lavoro programmata nel pomeriggio.

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