Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Il Cosenza vuole sorprendere a Palermo. Caserta: "Rosanero molto forti ma le partite non si vincono coi nomi"

Nell’anticipo, in casa della principale accreditata alla vittoria finale, i silani sentono di giocarsi una chance importante

Con la rifinitura di ieri pomeriggio, Fabio Caserta ha definito il quadro tattico per l’anticipo serale di questa al "Barbera".
I rossoblù viaggiano questa mattina con un volo charter verso Palermo e confidano di tornare a casa con buone indicazioni: «Ovviamente non posso non tenere conto dei risultati ma, dai ragazzi, voglio ricevere risposte positive anche sul piano della prestazione perché quando queste arrivano è sempre più facile raggiungere l’obiettivo», ha sottolineato sùbito il tecnico in conferenza stampa.
L’allenatore reggino ha ammesso le difficoltà accusate nei secondi tempi: «Siamo consapevoli di non essere riusciti ad esprimerci nelle seconde parti di gara come abbiamo fatto nelle prime. Ho analizzato e discusso di questo aspetto con i ragazzi. Sono convinto che questa squadra debba ancora migliorare nella gestione della partita, capendo quando è il momento di accelerare e quando invece è meglio controllare ed aspettare. Dobbiamo poi migliorare nelle scelte nei venti metri finali ed evitare errori in uscita perché ci possono costare caro. Purtroppo, in diversi casi, paghiamo le nostre distrazioni. Non siamo bravi a gestire il vantaggio. Dobbiamo crescere ma il lavoro è l’unica ricetta che conosco per farlo».
Caserta pensa esclusivamente al Palermo. Per la Cremonese (contro i grigiorossi si giocherà martedì pomeriggio) c’è tempo: «Credo poco al turnover. Non vedo un motivo per non pensare partita per partita, specie alla luce della possibilità di realizzare cinque cambi in corso d’opera. Non bisogna soffermarsi soltanto sull’undici di partenza, la squadra può essere cambiata per metà a gara in corso. Alcuni sono più indietro fisicamente, come Canotto, Forte, Viviani e Florenzi e hanno bisogno di tempo ma stanno lavorando per raggiungere la condizione dei compagni. Da un punto di vista fisico, comunque, la squadra sta bene, altrimenti non si conquista il pareggio come abbiamo fatto noi al novantottesimo».
Poi, spazio alle riflessioni tattiche: «Abbiamo raggiunto un’identità con il 4-2-3-1 ma stiamo provando varie soluzioni. Non ho ancora sperimentato la difesa a tre perché ritengo non sia necessario. Il Cosenza ha giocato buone partite contro tutti, ad eccezione del secondo tempo di Brescia. Per la mia idea di calcio, preferisco vedere Voca in posizione più avanzata rispetto al ruolo di mediano, nei due di centrocampo, perché ha determinate caratteristiche».
La trasferta di Palermo è una grande occasione: «Non sono d’accordo con chi dice che il Cosenza non ha niente da perdere in questa gara. Ritengo sia sbagliato, dobbiamo fare un percorso e convivere con le negatività non è semplice. Dobbiamo mantenere un livello di lucidità alto per compiere analisi nel verso giusto. Gli avversari sono tra le squadre più attrezzate del campionato. Sono forti in tutti i reparti ma le partite devono essere giocate, non si vincono a tavolino e con i nomi. Una gara del genere non ha bisogno di parole elaborate per essere preparate sotto il piano mentale. Abbiamo una grossa chance. Giochiamo una sfida di cartello, davanti ad un grande pubblico, in uno stadio molto bello e trattandosi di un anticipo sarà seguita da tanti».

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia