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Cosenza, quei numeri che fanno sorridere: la media punti è da playoff

Anche l’attacco ha fatto il salto di qualità: 14 gol segnati in nove partite sono un record

Da via degli Stadi si punta a spegnere gli entusiasmi per non far aumentare la pressione e le aspettative intorno al gruppo di Fabio Caserta, tuttavia, le prime nove giornate hanno evidenziato segnali positivi. Anche e soprattutto a livello numerico. Mantenendo il rendimento espresso a ridosso del primo quarto di campionato, infatti, il Cosenza chiuderebbe la fase regolare della stagione a quota 59 punti. La proiezione aritmetica a ridosso del muro dei 60 consentirebbe pertanto ai rossoblù di avere grosse chance di accedere ai giochi promozione della post season.
Anzi, c’è di più, perché la storia degli ultimi tornei cadetti, da quando la serie B è tornata a 38 giornate (nella stagione 2019-2020), non ha lasciato fuori dalla griglia playoff nessuna delle formazioni che hanno chiuso con questo numero di punti: D’Orazio e compagni pertanto, secondo la storia recente, avrebbero il 100% di possibilità. Semmai, l’intrigo maggiore ruoterebbe intorno alla posizione dalla quale scatterebbe per giocarsi le chance di serie A.
Un anno fa, chiudere a 59 punti avrebbe permesso ai silani di chiudere in sesta posizione davanti al Sudtirol. Nel 2021-2022 i playoff sono stati venduti più “cari”, garantendo soltanto il raggiungimento dell’ottavo posto. Nel torneo 2020-2021 invece sarebbero valsi per strappare la quinta posizione in coabitazione con il Venezia. L’anno prima avrebbe addirittura permesso di raggiungere la quarta piazza, saltando pertanto pure il turno preliminare.
Certo, per arrivare fin qui, bisognerebbe confermarsi su questi livelli per altre 29 giornate ma i rossoblù sono in crescita e hanno ancora margini di miglioramento.
Reti: dati molto positivi I numeri dei silani discordano con gli anni precedenti anche tenendo in considerazione il numero di gol. Il direttore sportivo Roberto Gemmi era stato categorico nel giorno della presentazione di Fabio Caserta. La sua principale ricerca nel corso del calciomercato sarebbe stata quella di racimolare i calciatori in grado di trasformare i deficitari numeri offensivi della passata stagione.
L’arrivo di Gennaro Tutino, Simone Mazzocchi, Luigi Canotto e Francesco Forte ha confermato con i fatti le parole spese quel giorno. Con ciò, ha consegnato al tecnico reggino un reparto offensivo profondamente rinforzato. Elementi che hanno completamente trasformato la cilindrata del Cosenza. Nelle prime nove giornate di campionato, i rossoblù hanno totalizzato 14 reti. Mai prima d’ora i rossoblù avevano segnato tanto dopo il ritorno in serie B. Al massimo erano arrivati a nove nel corso dell’anno passato.
Sono rimasti all’asciutto soltanto nella trasferta di Brescia. In tutti gli altri casi sono riusciti a mettere a referto quantomeno una realizzazione, complicando di fatto il lavoro degli avversari.
La compagine bruzia ha cambiato meno viceversa nel pacchetto arretrato, in continuità con il precedente progetto tecnico per quattro quinti anche nella sfida interna di sabato scorso con il Lecco, quando per la terza volta in questo campionato ha mantenuto a zero la propria porta.
Sono nove le marcature subite dai silani fino a questo momento, solo nel torneo 2020-2021 ne avevano incassate meno (8) ma in quel caso avevano espresso pure il dato peggiore all’attivo (appena 6 gol). Pari invece il numero di volte in cui la porta è rimasta inviolata rispetto ad allora: nel torneo chiuso con la retrocessione sul terreno di gioco, poi cancellata dai Tribunali del calcio, erano stati tre i “clean sheet”.

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