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Fuoco e proiettili per imporre il pizzo, l'ombra degli "zingari" su Castrovillari - Nomi e foto

Servivano due bottiglie di benzina per bruciare un'auto. Mentre, all'occorrenza, si recapitavano bottiglie contenenti liquido infiammabile o proiettili calibro 7.65 all'ingresso delle attività commerciali per intimidire e indurre a pagare il pizzo a quegli imprenditori che non rispondevano alle “sollecitazioni” più semplici.

Per questi motivi, ieri mattina, la Procura di Castrovillari ha dato il via all'operazione “Nerone” notificando un fermo indiziario di delitto a cinque cassanesi identificati in Cosimo Abbruzzese (detto “Cocò”), 28enne, Francesco Abbruzzese, 23enne, Salvatore Lione, 23enne anch'egli, Fabiano Falcone, di 26 anni, e Francesco Cavaliere di 34, tutti gravitanti, secondo le risultanze investigative, intorno al potente clan degli Zingari di Timpone Rosso.

L'articolo completo nell'edizione odierna di Cosenza della Gazzetta del Sud.

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