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Festa della Repubblica a Cosenza, il prefetto: "Insieme contro la criminalità"

Cerimonia breve e sobria, senza la consegna delle onorificenze al merito, quella che si è tenuta quest’anno davanti alla Prefettura di Cosenza in occasione della Festa della Repubblica Italiana. Presenti, comunque, le autorità civili, militari e religiose e anche la presidente della Regione Calabria, Jole Santelli.

Il Prefetto, Cinzia Guercio, dopo l’alzabandiera e la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica, si è intrattenuto con la stampa. «Ci dispiace per questa festa contenuta e anche limitata, ma le parole del Presidente della Repubblica ci hanno fatto capire la drammaticità del momento: ancora non è finita - ha detto il prefetto - e dobbiamo capire che il virus ci ha posto davanti alla nostra vulnerabilità, che non è solo fisica, ma anche psichica, economica e sociale. Io rivolgo un messaggio ai ragazzi: avete tutti i diritti di stare insieme, - ha detto Guercio - ma fatelo rispettando le regole, e così potrete stare insieme di più».

«Il problema che più ci angoscia ora è quello della ripresa economica, e ci coordiniamo tra prefetti della Calabria per questo - ha detto il prefetto - e voglio mandare un messaggio agli imprenditori: il momento è difficile, ma non cadete nelle maglie della criminalità organizzate: denunciate, non cedete ad usura ed estorsioni! Stiamo lavorando con le banche perché possano venire incontro alle persone. Faccio una battuta: c'è un signore che ogni mese vede la sua auto incendiata - ha detto il prefetto - e io ho detto: allora sarà il suo concessionario, visto che poi se la ricompra. A parte gli scherzi, se vi incendiano l’auto ogni mese un problema ce l’avete. E se i cittadini vogliono, devono anche dare. Denunciate!».

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