I professionisti della cosiddetta spaccata sono tornati a farsi vivi, in pieno centro, a Cosenza. La scorsa notte hanno sfondato la vetrina dell’Armeria Diana tra via Misasi e piazza Loreto. Per mandare in frantumi i vetri e abbattere la struttura è stata utilizzata una Fiat Tipo grigia, che i carabinieri hanno ritrovato nel quartiere Serra Spiga. Dall’armeria sono state portate via decine di pistole e fucili. Alcune armi sono rimaste per strada tutta la notte. Sul posto sono giunte alcune pattuglie dei carabinieri della Compagnia cittadina e una squadra della scientifica dell’Arma. Si torna a buttar giù le vetrine dunque.
La scorsa estate è capitato a una tabaccheria di via Misasi. Anche lì è stata sfondata la saracinesca con un’auto. In pieno lockdown, nel mese di aprile è stata usata la stessa tecnica in un negozio Tim di corso Mazzini dal quale sono stati portati via decine e decine di smartphone. Poi è stata la volta d’una tabaccheria in via Panebianco. Stessa tecnica e grosso bottino composto da un congruo gruzzolo di contanti rimasti nel registratore di cassa e parecchie stecche di sigarette, oltre ad alcune mazzette di gratta e vinci. Identico scenario a Rende sulla Statale 106, dove i professionisti del furto con spaccata hanno preso di mira le vetrine d’un centro commerciale. Un po’ più in là nel tempo la stessa tecnica è stata usata in un’attività commerciale in viale Mancini. Nel giro d’un anno e mezzo decine d’attività dell’area urbana Cosenza-Rende hanno subito lo stesso trattamento. Ai professionisti della spaccata è andata sempre bene, tranne in un caso. A fine 2018 hanno tentato l’assalto in un supermercato in viale Mancini e gli è andata male. L’arrivo della Guardia giurata, con la quale s’è innescata anche una sparatoria, ha sventato il colpo. Qualche mese prima erano state sfondate le saracinesche d’una tabaccheria in via Piave e la serranda del bar Phoenix in via Falcone.
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