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Cosenza, le associazioni incontrano La Regina (Asp): “Riaprano i consultori”

I rappresentanti di FEM.IN. - cosentine in lotta e La biblioteca delle donne bruzie sono state ricevute dal Commissario dell’Asp di Cosenza, La Regina. All’incontro erano presenti anche il referente sanitario Scalzo e il coordinatore provinciale dei consultori Russo.

Le richieste

«Le nostre richieste immediate», affermano, «sono state: la riattivazione dei servizi del consultorio di Celico, l’assunzione di personale sanitario per tutti i consultori della provincia di Cosenza, l’acquisto di strumentazioni fondamentali come gli ecografi, che ad oggi mancano in molti consultori, e l’aggiornamento sul sito dell’Asp delle prestazioni realmente disponibili in tutta la provincia, oltre che un resoconto sull’effettiva situazione in tutti e 22 i consultori. Inoltre abbiamo richiesto che venga istituita una commissione mista permanente fra l’Asp e i gruppi informali attivi sul territorio che da anni si battono per una sanità pubblica accessibile e di qualità. Da parte del Commissario abbiamo registrato la disponibilità a cominciare da un sopralluogo al quale parteciperemo presso il Consultorio di Celico, previsto per giovedì 18».

Nuove attrezzature

«Il dottor La Regina si è detto inoltre pronto all’acquisto degli ecografi», proseguono, «laddove al momento mancano o sono obsoleti. L’impegno, per quanto riguarda il consultorio di Celico, è quello di riattivare al più presto i servizi di consulenza, visita e pap-test almeno per due volte alla settimana, in attesa del Piano aziendale, che dovrebbe consentire nuove assunzioni strutturali. Il commissario si è detto anche disponibile ad approfondire il tema dell’endometriosi, dal momento che sul territorio provinciale manca di fatto un centro specializzato. Il coordinatore dei consultori, Russo, si è invece assunto l’impegno di aggiornare il sito dell’Asp e di redigere immediatamente un resoconto sulle situazioni di criticità presenti nei 22 consultori del territorio».

Il turnover

«Resta il fatto che le problematiche relative al turnover siano questioni che non dipendono soltanto dall’Asp, ma dipendono soprattutto dalla struttura commissariale regionale. In attesa che le parole si trasformino in fatti, noi vigileremo e faremo pressioni perché qualcosa finalmente cambi. L’attenzione del nuovo commissario Asp alla medicina territoriale rappresenta un ottimo presupposto per fare bene e avviare un dialogo produttivo e ci auguriamo che così sarà, altrimenti non esiteremo a mobilitarci nuovamente».

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