Ricorre oggi il 207° annuale di fondazione dell’Arma dei Carabinieri. Anche quest’anno le misure di contenimento della pandemia non hanno consentito di celebrare l’evento con la solennità del passato. A Cosenza il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Col. Piero Sutera, ed il Prefetto di Cosenza, dott.ssa Cinzia Guercio, hanno deposto, sulle note del silenzio, una corona di alloro al monumento ai Caduti, eretto all’interno della caserma “Paolo Grippo”. A margine di questa breve, ma alquanto significativa cerimonia, il Col. Piero Sutera ha inteso sottolineare l’impegno dell’Arma nel particolare momento storico, affermando che “anche quest’anno, per il secondo anno consecutivo, ai sentimenti di gioia per la nostra festa, una festa decisamente importante, 207 anni di vita dell’Istituzione, si accompagna un pensiero connotato da dolore e tristezza per le tante famiglie che in questi drammatici mesi hanno patito la perdita dei propri cari a causa della pandemia che stiamo affrontando. Proprio in questo periodo, di fronte ad una realtà economico-sociale decisamente complessa, in cui affiorano senso di smarrimento, incertezza per il domani, nuove condizioni di fragilità e diffuse situazioni di povertà, noi Carabinieri, nel solco della bicentenaria vocazione di prossimità alle nostre comunità, sentiamo ancora più forte il dovere di operare con dedizione, responsabilità e generosità, per offrire il nostro solido contributo a questa nuova fase di ripartenza e ricostruzione. Uno straordinario impegno fatto di gesti concreti, di silenzioso sacrificio al servizio del Paese e a difesa del bene comune. È un preciso dovere verso noi stessi, verso gli Italiani tutti, dovere al quale l’Arma dei Carabinieri intende fermamente tenere fede, come fa da 207 anni con spirito autentico. Ecco perché oggi, nel giorno della nostra festa, desidero rendere merito ai Carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza per l’immane opera che quotidianamente compiono con fede incrollabile e per gli innumerevoli sacrifici che affrontano con straordinario spirito di servizio e generosa abnegazione”.
Il bilancio
Nel giorno della festa, come è tradizione, viene anche tracciato un bilancio di sintesi del contributo assicurato nell’ultimo anno dai Carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza per garantire la sicurezza pubblica ed il sereno fruire del vivere civile nella nostra provincia. Il lavoro portato avanti negli ultimi dodici mesi è stato ovviamente caratterizzato dall’emergenza pandemica in atto ed in questo quadro l’azione del Comando Provinciale Carabinieri di Cosenza è stata particolarmente efficace ed apprezzata. I Carabinieri hanno operato, come sempre, in prima linea, in piena sinergia con le altre forze in campo. Ne sono tangibile prova i 9.212 servizi preventivi volti ad assicurare la vigilanza del rispetto delle misure per contenere la diffusione del Covid-19, nonché le diverse iniziative tese a garantire assistenza alle fasce più fragili delle popolazione: tra queste meritano certamente una citazione le tante pensioni ritirate, mensilmente, dai Comandanti delle Stazione Carabinieri presso gli Uffici Postali della provincia, a beneficio degli anziani che ne hanno fatto richiesta; le diverse decine di farmaci salvavita consegnati a malati impossibilitati a muoversi; le attività di distribuzione con consegna a domicilio agli studenti degli apparati tecnologici (pc, tablet, ecc.) necessari per avviare la didattica a distanza; i numerosi servizi finalizzati alla distribuzione dei vaccini.
A questa non facile opera, che presuppone un’attenta capacità di ascolto dei bisogni più minuti della gente, si è affiancata l’azione quotidianamente svolta dai 99 presidi dell’Arma operanti nella provincia di Cosenza a tutela della collettività ed a difesa della legalità. In un costante sforzo per rafforzare l’attività preventiva svolta attraverso la progressiva ottimizzazione dell’impiego delle risorse disponibili, è stato conseguito un sensibile incremento delle attività di pattugliamento del territorio: da gennaio di quest’anno le Stazioni e le componenti radiomobili delle Compagnie hanno messo in campo una media di 150 servizi al giorno, una presenza capillare e solida sul territorio, capace di intervenire con tempestività ed efficacia ad ogni richiesta dei cittadini. In tale ambito sono stati controllati su strada 142.003 mila mezzi ed identificate oltre 182.000 mila persone.
I dati
Per riassumere l’ampiezza del lavoro svolto dall’Arma nella provincia di Cosenza contro ogni forma di illegalità è indispensabile richiamare alcuni significativi dati: in un anno, da giugno 2020 ad oggi, i Carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza hanno perseguito 14.226 reati, deferendo in stato di libertà 4.515 persone e traendone in arresto ulteriori 644. Questa alacre azione investigativa è stata condotta con l’efficace coordinamento delle Procure della Repubblica di Cosenza, Paola e Castrovillari, nonché della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro.
Una particolare menzione va fatta per due importanti operazioni di polizia giudiziaria, entrambe coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, l’indagine “Overture” del 25 giugno del 2020 con cui sono stati decapitati due gruppi criminali, espressione della storica consorteria mafiosa “Perna-Pranno” (poi ridenominata “Lanzino-Cicero”) operante in Cosenza, ritenuti responsabili, a vario titolo, di “associazione di tipo mafioso”, ”associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti”, “tentata estorsione”, “detenzione e porto illegale di armi da fuoco”, “lesioni personali”, “ricettazione” e “furto”; l’attività “Katarion” del 10 marzo 2021, conclusasi con l’esecuzione di 33 misure cautelari nei confronti di soggetti sodali alla cosca “Muto” di Cetraro, ritenuti responsabili, a vario titolo, di “associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze, estorsione tentata e consumata aggravata dal metodo mafioso e detenzione illegale di armi da fuoco”.
Nello stesso periodo, nel settore degli stupefacenti, sono state eseguite 113 misure cautelari, sono stati tratti in arresto in flagranza di reato 103 spacciatori, deferiti in stato di libertà ulteriori 176 pusher, segnalati alla Prefettura per gli aspetti amministrativi 430 assuntori, sequestrando complessivamente oltre 21 kg di stupefacente di varia tipologia.
Non meno rilevante, nell’ultimo anno, è stata l’attività svolta dai Carabinieri di Cosenza nel settore delle truffe ai danni dello Stato ed, in particolare, nei confronti di coloro che indebitamente percepiscono il beneficio del “reddito di cittadinanza”. In tale specifico ambito operativo, nel periodo considerato, sono stati scovati e denunciati all’Autorità giudiziaria 317 soggetti, accertando un danno per le casse dello Stato ammontante a circa un milione di euro, risorse sottratte a coloro i quali veramente vivono in condizioni di grave disagio economico. Ma l’Arma è in prima linea anche nella prevenzione e nel contrasto di tutte quelle forme di illegalità che attentano alla salute, all’ambiente, al patrimonio culturale ed al mondo del lavoro. Ne sono prova le 200 ispezioni in materia di produzione alimentare eseguite nell’ultimo anno dai Carabinieri del NAS di Cosenza, che hanno segnalato all’Autorità giudiziaria e sanitaria complessivamente più di 100 violazioni, tra cui meritano una particolare citazione le attività svolte nelle RSA a tutela della salute degli anziani ivi ricoverati; o ancora l’attività compiuta dal Gruppo Carabinieri Forestale e dal NOE, che hanno portato alla luce ben 795 infrazioni con 292 sequestri; ed infine i numerosi accessi ispettivi effettuati dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Cosenza, che hanno tra l’altro evidenziato inumane e non più tollerabili forme di sfruttamento dei lavoratori.
Le innumerevoli attività svolte nel corso di quest’anno costituiscono altri fondamentali tasselli della storia dell’Arma dei Carabinieri, che è e sarà sempre un “patrimonio delle comunità”, oggi come ieri e domani come oggi.
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