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Cosenza, che fine ha fatto la nuova pista d’atletica “parlante”: il gioiellino da 600mila euro? FOTO

La prima struttura nel Sud-Italia con il sistema di autorilevamento dei dati sulle performance atletiche

Sembrava in dirittura d’arrivo l’apertura del rinnovato Campo scuola di via degli Stadi e l’affidamento in gestione a una società locale. E invece sulla struttura è calato il silenzio. La ditta Polytan e il direttore dei lavori, ing. Fabio Grandinetti, sono stanchi di inseguire i diretti responsabili di Palazzo dei Bruzi. Problemi di natura economica. I finanziamenti del Credito Sportivo che fine hanno fatto? L’opera complessivamente ha avuto un costo di circa 480mila euro su un mutuo di 600mila euro (realizzate opere accessorie per coprire la rimanente somma). Data inizio lavori (sulla carta) il 2019, per la fine degli interventi si è ancora in attesa. Le società intanto (la K42 ha il settore giovanile più numeroso e gli atleti per gli allenamenti sono costretti a servirsi di parchi pubblici con i genitori che pressano dirigenti e tecnici). Il Comune a quanto pare non ha inteso sottoscrivere un impegno per un “pagherò” con il quale la ditta e il direttore dei lavori sarebbero disponibili a chiudere il cantiere e consegnare l’impianto. Non ha sortito alcun effetto nemmeno la lettera inviata a metà maggio dal presidente della Fidal Calabria, Ignazio Vita, al sindaco e per conoscenza all’assessore allo Sport, Carmine Vizza. Nella lettera Vita fa un elogio alle attività promosse da Occhiuto per favorire gli sport cosiddetti minori tra cui c’è l’atletica leggera che annovera in tutta la Calabria numerosi praticanti. Il presidente della Fidal Calabria auspica inoltre che la pista di via degli Stadi possa essere messa presto nelle disponibilità della Federazione. Ma non è successo nulla. È un problema di soldi. Per completare l’impianto si deve solo riempire una buca con della sabbia. Ovviamente ci sarà bisogno dell’omologazione per lo svolgimento di gare di un certo livello. L’attività ordinaria, però potrebbe partire. Ma la Polytan aspetta. Batte cassa. Così come il direttore dei lavori (non avrebbe percepito nemmeno un centesimo). Vorrebbero avere certezze sui pagamenti. Dal Comune silenzio. fra.ros

A gennaio se ne parlava così

La pista d’atletica di via degli Stadi si rifà il look e attira gli sguardi ammiccanti degli atleti. C’è fame di running nella città dei bruzi. Il lockdown ha accentuato la vocazione “atletica” dei cosentini che hanno riscoperto la bellezza di allacciare gli scarpini e sgroppare in lungo e in largo per la città. Attirando, soprattutto in piena fase di chiusura da “zona rossa”, gli anatemi degli “altri” cosentini, quelli che hanno vissuto l’isolamento senza concedersi neanche una boccata d’aria. Saranno fischiate le orecchie – e parecchio – ai podisti provetti o sedicenti tali. In un periodo del genere, però, c’è chi ha sofferto tremendamente l’assenza dalle competizioni. Si tratta dei runner professionisti o che gareggiano nelle competizioni organizzate dalla Fidal. Il loro lockdown è durato molto più a lungo, se si considera che la pista d’atletica ai piedi dello stadio “Marulla” è stata sigillata per via di un lungo restyling che, a giudicare dalle immagini, ha restituito cent’anni di vita a una struttura che aveva patito il logorio del tempo.

Un gioiellino da 650mila euro

Se oggi il campo scuola Coni di via degli Stadi è tornato a splendere e – non appena sarà possibile tornare ad allenarsi in gruppo e a gareggiare – disponibile per gli atleti cosentini, lo si deve a un maxifinanziamento da 650mila euro “scucite” dal Credito sportivo, per la soddisfazione dell’amministrazione comunale e, soprattutto, dell’assessore Carmine Vizza, nella doppia veste di responsabile dello sport a Palazzo dei Bruzi e… podista. Un importo notevole che è servito per il rifacimento della pista principale, del nuovo pistino in resina per gli amatori e delle strutture interne (come la sala stampa, mentre gli spogliatoi erano stati già realizzati in precedenza). C’è stato anche tempo per piazzare i seggiolini sulla tribuna che fa da cornice alla pista.

Storia di un circuito costruito negli anni ’50

La rigenerazione dell’ovale a sei corsie va a “sostituire” un impianto cittadino realizzato sul finire degli anni ’50. Negli anni ’80 invece – come raccontano i runner della Cosenza K42 guidati dal presidente Giovanni Mondera – il “Tartan” è stato piazzato sulla terra battuta prima di essere sostituito dai rotoli di “Mondo Sportflex” (1997). Dopo 23 anni la terza svolta fa rima con “Rekortan”, un composto a struttura stratificata con pose in colata e “seminato” in superficie a granuli gommosi: il giusto compromesso – garantiscono le “canotte giallonere” – tra l’assorbimento degli urti e la massima accelerazione. Una superficie buona, in sostanza, sia per i mezzofondisti che per i velocisti.

Runner all’avanguardia

Al di là dell’estetica – tutto bello, per carità, ma i runner abituati a solcare anche terreni impervi e tutt’altro che “comodi” ciò che conta è anche altro – ad alzare il livello ci penserà il sistema di automisurazione delle prestazioni. Il progetto, infatti, contempla anche l’istallazione dell’innovativo sistema di rilevamento “SmarTracks”: la pista di Cosenza è la prima nel Sud Italia che potrà usufruire di un servizio del genere. Una tecnologia che consentirà a più atleti, simultaneamente, di registrare attraverso un’app le prestazioni cronometriche. Sarà la novità che potrà essere sdoganata in questo nuovo anno e consentirà alle società di atletica che usufruiscono della pista di poter rifiatare grazie a una bombola d’ossigeno… avveniristica. Tra queste anche la Cosenza K42 che, dopo aver vinto tutto ciò che c’era da vincere a livello di Master, da qualche tempo ha aperto… ai giovani. Ed è proprio guardando alle generazioni future che è stato realizzato un investimento del genere. A seguire passo passo l'evoluzione dei lavori - testimoniata nella gallery fotografica - anche lo storico “custode” del campo scuola, Brunello Giordano, sempre pronto a mettere la propria esperienza al servizio delle cause sportive.

Una cittadella dello sport

Come testimonia l’immagine di copertina, la “terza versione” della pista di atletica di via degli Stadi si sposa alla perfezione con tutto ciò che – di sportivo – orbita in quella zona. A cominciare dallo stadio “Marulla” – quartier generale del Cosenza calcio, soggetto di recente a restyling – per poi proseguire con i campi da tennis (in erba sintetica e terra battuta) e da padel (di nuovissima generazione) del Tc Cosenza e con la Polisportiva Real Cosenza gestita storicamente dalla famiglia Perri. Una vera e propria “Cittadella sportiva” che è il fiore all’occhiello della città dei bruzi. O almeno lo è per chi vive di pane e sport. Per chi ha sofferto e sta soffrendo l’assenza delle competizioni e non vede l’ora di rifarsi.

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