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Cosenza... povera, triplicate le famiglie in difficoltà

Emerge un quadro inquietante della realtà cittadina nell’ultimo anno, determinante in negativo il ruolo dell’emergenza Covid. Da gennaio solo la diocesi ha distribuito 680 mila euro e 100 mila in buoni spesa

Le cose appaiono meglio ma non vanno per niente bene. L’Istat ha fotografato l’incidenza della povertà relativa in Italia nel 2020, raccontando un miglioramento dei dati rispetto agli anni passati ma tratteggiando un quadro decisamente peggiore del meridione rispetto sia al centro che al settentrione, e indicando Calabria e Basilicata quali regioni in cui la situazione è più grave che altrove. «Nel nord l’incidenza di povertà relativa si attesta al 6,3%, con valori leggermente diversi nel Nord-ovest rispetto al Nord-est (rispettivamente, 6,5% e 5,9%), al Centro è del 6,4% mentre nel Mezzogiorno, dove si registra un deciso miglioramento, è pari al 18,3% (era il 21,1%). Su scala regionale, Basilicata (23,4%), Campania e Calabria (20,8% in entrambe) sono le regioni che registrano valori più elevati dell’incidenza», ha messo nero su bianco l’Istat.

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