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Il lento declino di fontane e vasche. L'optional della manutenzione a Cosenza FOTO

Muti e sporchi molti impianti: la manutenzione è carente. Gli esempi peggiori: piazza Loreto, Spirito Santo e Largo Perugini

C’erano una volta fontane e vasche. Ognuna con la sua storia e la sua tradizione, belle, funzionanti, pulite. C’erano, perché adesso sono brutte, sporche e nella maggior parte dei casi non funzionano. Gli esempi non mancano, sia nella città nuova che nel centro storico.

La manutenzione negli ultimi anni è diventata un optional per cui fontane come quelle nella piazza davanti alla chiesa della Madonna di Loreto funzionano a corrente alternata. Un po’ di tempo fa una ditta specializzata ha rimesso a nuovo il sistema degli erogatori per sembrava che le fontane fossero state ripristinate. Invece, nulla. Sono di nuovo mute.

Qualche centinaio di metri più avanti la situazione è ancora più precaria per quanto riguarda la fontana con zampilli realizzata nel Largo Perugini. Non funziona, ma la cosa peggiore è la sporcizia che la circonda. L’acqua è diventata di colore verde, segno che la manutenzione manca da tempo immemorabile. Inoltre, la vasca è diventata un contenitore di bottigliette vuote di acqua. Ce ne saranno una cinquantina che galleggiano. C’è la mano degli incivili. Ma a chi spetterebbe pulire la vasca?

Alla fine dell’isola pedonale ci si imbatte nella fontana di Giugno. Ce ne siamo occupati la settimana scorsa: è sempre a secco. Disperati i molti habitué. Le cose non vanno meglio nella città vecchia: muta da tempo la fontana allo Spirito Santo, come denuncia il locale Comitato guidato da Giannino Dodaro, mentre dai Tredici Canali esce acqua da un solo rubinetto. C'è inoltre la fontana del Balilla, in piazza Crispi, riqualificata dal Comune tempo fa e nuovamente fuori uso. Non si sa bene per quale motivo. Mentre quelle di piazza Europa funzionano a metà.

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