Tre morti e quattro feriti di cui uno continua a lottare tra la vita e la morte. È questo il tragico bilancio dell’incidente avvenuto stamattina a Sibari sulla Statale 106 Jonica, nel tratto immediatamente successivo al Parco archeologico nazionale della Sibaritide.
Sette le persone coinvolte
Secondo le prime informazioni trapelate dal luogo dell’incidente, a seguito di uno scontro frontale fra due auto, una Renault Clio e una Mercedes, sarebbero rimaste coinvolte sette persone. Le tre a bordo della Clio (due ragazze di venti e ventuno anni di Cassano e Castrovillari e un ragazzo di 24 anni di origini marocchine e residente pure a Cassano) sono morte, due sul colpo (una ragazza e il ragazzo) mentre la terza è spirata nel tentativo di rianimazione avvenuto dopo essere stata prelevata dall’elisoccorso, atterrato direttamente sulla Statale 106 per tentare il disperato soccorso.
La macchina dei soccorsi: traffico bloccato
Delle quattro a bordo della Mercedes una sarebbe in gravi condizioni, mentre le altre sarebbero rimaste lievemente ferite. Sul posto, al lavoro, uno spiegamento infinito di forze dell’ordine e sanitari: la polizia stradale di Trebisacce, i carabinieri e la polizia locale di Cassano e due quadre dei vigili del fuoco dei distaccamenti di Rossano e Trebisacce. Rilievi di rito ma non solo: l’intervento dei vigili del fuoco è valso ad estrarre i feriti dalle lamiere e mettere in sicurezza le autovetture ed il sito. Il traffico è completamente bloccato in entrambe le direzioni di marcia. Al momento gli inquirenti lavorano per ricostruire l’esatta dinamica dell’impatto. Da quello che si è appreso la Clio tornava dal Centro commerciale di Corigliano e, nei presai del ponte che sovrasta il fiume Crati, si sarebbe scontrata, per cause ancora da accertare, con la Mercedes.
I nomi delle vittime
A morire nel fortissimo impatto una ventunenne di Castrovillari, Eleonora Recchia; una ventenne di Cassano, Michela Praino, e Akrem Ayari, un ventiquattrenne di origine marocchina residente sempre nella cittadina sibarita.
Il cordoglio di Papasso, sindaco di Cassano
Dopo diverse ore la Strada Statale 106 nel tratto interessato è ancora chiusa in ambedue i sensi di marcia. "Una tragedia - ha commentato anche il Sindaco di Cassano Gianni Papasso che si è recato sul posto d’accordo con la Prefettura - che addolora tutta la città. Esprimo a nome della comunità cassanese affetto e solidarietà per le famiglie delle vittime e preghiamo per chi lotta tra la vita e la morte". Stasera, in segno di rispetto per la tragedia avvenuta, ha fatto sapere il sindaco, i locali non trametteranno musica.
Spirlì: "Grande dolore"
"Esprimo grande dolore per la morte dei tre ragazzi coinvolti nell’incidente di questa mattina sulla statale 106. Sono notizie che lasciano sgomenti. Anche a nome della Giunta regionale - afferma il presidente della Regione Nino Spirlì - porgo le più sentite condoglianze alle famiglie e all’intera comunità sibarita. Rivolgo una preghiera per tutte le altre persone rimaste ferite, affinché possano riprendersi al più presto".
La rabbia di Lavia, Cisl Cosenza: "Servono infrastrutture moderne e sicure"
"Ennesima tragedia sulla S.S. 106 all’altezza del Parco Archeologico di Sibari. Tre vite spezzate e diversi feriti. Ora – dichiara Giuseppe Lavia, Segretario generale dell’UST CISL di Cosenza – è il tempo del dolore e della preghiera per coloro che hanno perso la vita e per i feriti. Ancora una volta. Mentre sale il numero delle vittime della strada della morte registrate nel 2021. Ma è per tutti noi – prosegue il Segretario della CISL di Cosenza – anche il tempo della rabbia per un territorio che ha diritto ad avere infrastrutture moderne e sicure. Il Governo assuma un impegno vero per l’ammodernamento a quattro corsie di tutta la S.S. 106. Si affronti subito e senza indugi una discussione sull’ipotesi di tracciato presentata mesi fa da Anas per il tratto Sibari-Coserie fino a Rossano. Si scelga il progetto migliore e soprattutto in linea con l’urgenza di ammodernare tutto il tracciato della S. S. 106, dando all’intera area ionica una via di comunicazione degna di questo nome. Soprattutto si individuino le risorse per finanziare quest’opera, prima di tutto per la sicurezza dei cittadini; ma anche per il bisogno di mobilità, precondizione per lo sviluppo di un territorio che è stanco di promesse e di attese vane. Come se tutto questo non bastasse, ad intervenire sul luogo della tragedia è giunto l’elisoccorso da Lamezia Terme, perché la postazione di Cosenza da alcuni giorni è non operativa, per via di un’ispezione straordinaria che ha privato di un servizio essenziale la provincia cosentina nei giorni centrali di agosto, nel pieno della stagione estiva. Non si sono parole, se non che la questione deve essere affrontata e risolta con estrema urgenza. Questa ennesima tragedia – conclude il Segretario generale della CISL di Cosenza – impone interventi risolutivi»
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