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Spiaggiata a Sibari la misteriosa barca turca

C’è un mistero che avvolge la nave “Finisterre” rinvenuta sulla costa jonica tra le spiagge che si trovano tra i Laghi di Sibari (nel Comune di Cassano) e quelle di Thurio (nel Comune di Corigliano-Rossano). Con “Finisterre” – precisamente, in latino, “Finis Terrae” – gli antichi romani si riferivano allo Stretto di Gibilterrra dove sostenevano che, supponendo che la Terra fosse piatta, al di là delle colonne d’Ercole l’ignoto avrebbe ingoiato i temerari che avessero osato avventurarsi. In un’accezione più moderna “Finisterre” – precisamente, in spagnolo, “Cabo Finisterra” – si trova nel punto estremo della Spagna ed è famoso perché conclude il Cammino di Santiago: quindi migliaia di pellegrini si recano qui per terminare il loro pellegrinaggio nella terra di San Giacomo.

La storia che oggi ci interessa raccontare è quella dell’imbarcazione “Finisterre” che sarebbe partita da Bodrum, come indicato sulla poppa, località turistica della Turchia, dalla quale sempre più spesso prendono il largo caicchi, navi di fortuna, colmi di migranti provenienti dal Medio Oriente, dal Pakistan o dall’Afghanistan, che iniziano questo pellegrinaggio verso l’Italia con la speranza di un futuro migliore o quantomeno diverso più umano di quello che si lasciano alle spalle. Anche se le cronache poi indicano qualcosa di diverso o comunque difforme dai progetti che hanno ispirato il periglioso viaggio. “Finisterre” pare fosse diretta in Calabria, precisamente nel Crotonese. Gli sventurati passeggeri sarebbero stati salvati nei giorni scorsi dal personale della Guardia di Finanza e della Capitaneria di Porto di quell’area ma il relitto della nave sarebbe poi stato lasciato in balia delle onde fino a terminare il proprio viaggio in quel lembo di costa sibarita. Ed è ancora lì che si trova, pare da una decina di giorni, in attesa di essere rimossa. Ma il relitto, intanto, ha attirato la curiosità di molti cittadini e appassionati di pesca che ne hanno segnalato la presenza sulle rive del Mar Ionio. Da quanto emerso, poi, pare che nei prossimi giorni le autorità preposte provvederanno a rimuovere l’imbarcazione che potrebbe servire, se tutto venisse confermato, per lo svolgimento delle indagini sui presunti scafisti che hanno traghettato i migranti in Calabria.

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