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Molestie a scuola Castrolibero, indagato il professore. Una seconda studentessa denuncia FOTO

E’ indagato il professore di matematica e fisica dell’istituto di istruzione superiore "Valentini-Majorana» di Castrolibero che si sarebbe reso responsabile di molestie nei confronti di alcune studentesse. La Procura della Repubblica di Cosenza sta conducendo un’inchiesta sui presunti fatti accaduti nell’istituto. Nel pomeriggio, intanto, è arrivata la seconda denuncia contro il professore di matematica e fisica . A presentarla alla Polizia è stata un’ex studentessa dell’istituto, oggi maggiorenne. Secondo quanto si è appreso, la giovane si troverebbe ancora negli uffici della Questura di Cosenza per illustrare agli investigatori i fatti oggetto della sua denuncia.

Istituto occupato

Intanto l'occupazione continua. Il vaso è stato scoperchiato da nove giorni, ma gli studenti del polo scolastico di Castrolibero “Valentini-Majorana” non mollano la presa. Dalle denunce social che hanno ispirato la protesta a quelle formali (presentate agli organi competenti), il passo è stato breve, anche se i fatti risalgono a qualche anno fa, ma la struttura al confine con il capoluogo bruzio continua a essere “gestita” dagli studenti. All'interno, però, il dirigente scolastico Iolanda Maletta, così come i collaboratori e il personale Ata sono operativi. C'è anche qualche prof che cerca di “occupare” il tempo dei ragazzi proponendo attività alternative. Non si lavora in un bel clima, certo, né sono ripartite le lezioni. Perché gli studenti non si sentono ancora sufficientemente tutelati. L'arrivo degli ispettori del ministero dell'Istruzione è stato visto solo come un palliativo agli occhi degli adolescenti che vorrebbero giustizia. Ma di questo se ne sta occupando la magistratura che ha inteso far luce su ciò che sta accadendo. Su ciò che è accaduto anni fa ed è tornato a galla.

La lettera e gli ispettori

Regna lo scetticismo tra gli scolari, dunque, dopo l'arrivo degli ispettori che hanno consultato gli “inquilini” del Polo scolastico (dal dirigente fino ad arrivare ai rappresentanti degli studenti). Ai ragazzi è stato chiesto di ritornare tra i banchi e di avere fiducia. Anche stamattina sono tornati ad ascoltarli. Ieri, invece, è toccato ai prof esporsi. Sei di loro hanno scritto una lettera in cui sostengono gli studenti, ringraziandoli per la“lezione” ricevuta.

Tensione all'esterno

Ma la missiva ha fatto anche storcere qualche naso di troppo. Stamattina all'esterno della scuola, un docente ha fatto notare ad alcuni firmatari della lettera di non aver coinvolto tutti in questa iniziativa: “In questo modo ci avete esposto a una figuraccia!”, ha fatto notare in modo animato. Ecco perché nelle prossime ore potrebbe essere diffusa una nuova comunicazione che coinvolga un numero più consistente di docenti.

Morra: "Dirigente é qui da 17 anni, ben oltre limite fissato da legge"

«Sono qui per ascoltare i ragazzi sulla vicenda delle presunte molestie, in merito alla quale è in corso un’inchiesta della magistratura. Sicuramente, però, c'è un problema di contesto che i ragazzi hanno fatto emergere pubblicamente perché non sono stati ascoltati dalla dirigente». Lo ha detto il senatore Nicola Morra, del Movimento 5 Stelle, presidente della Commissione antimafia, parlando con i giornalisti prima di incontrare gli studenti, ai quali ha
espresso la sua solidarietà, del liceo scientifico di Castrolibero, dove una ragazza avrebbe subito molestie da parte
di un professore che sono state oggetto di una specifica denuncia presentata ai carabinieri. Morra, che é di Cosenza, città limitrofa a Castrolibero, ed è professore di storia e filosofia nelle scuole superiori, ha anche partecipato, su invito dei ragazzi, ad un’assemblea studentesca.

«Di questa scuola si era già parlato in passato - ha aggiunto Morra - anche per il pestaggio di uno studente. Vicenda pure quella, a mio avviso, gestita male dalle istituzioni perché l'assenza di solidarietà da parte della scuola nei confronti del ragazzo picchiato esigeva giustizia. In questa realtà, dunque, c'è un clima non pacifico del quale sono responsabili gli operatori scolastici, per prima la dirigenza, che deve assumersi le sue responsabilità. Ci saranno sicuramente, poi, tante chiavi di lettura di questa vicenda, ma intanto bisogna procedere ad un’istruttoria. Tra l’altro, se non ricordo male, la legge prevede che i dirigenti debbano stare non meno di due anni e non più di otto a capo della stessa struttura scolastica. La dottoressa Maletta è qui da 17 anni. C'é, quindi. qualcosa che non va perché intanto non viene rispettata la legge su questo specifico punto».

«Credo che chi di dovere - ha detto ancora il senatore Morra - debba avere, in questi casi, il coraggio di intervenire.
Devono essere coinvolti l’Ufficio scolastico regionale e quello territoriale di Cosenza per capire perché le segnalazioni che arrivano, restano inevase. Ci sono state ispezioni nell’Ufficio scolastico territoriale di Cosenza e bisognerebbe parlare con l'ex ministro Valeria Fedeli perché con lei abbiamo discusso molte volte di queste cose. Le persone vanno rispettate, ma al contempo occorre approfondire le questioni che presentano profili di rilevanza penale».

 

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