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Scalea, l'ultimo saluto a Silvio Longobucco: sulla bara le bandiere di Juventus e Scalea

È stato denso di significati l'ultimo saluto che la città di Scalea ha voluto tributare a Silvio Longobucco. Intanto la chiesa intitolata a San Giuseppe lavoratore dove si sono svolte le esequie si trova proprio di fronte allo stadio che porta il nome del fratello Domenico, scomparso prematuramente in un tragico incidente stradale. E poi la folla di persone arrivate dai paesi vicini per dare l’ultimo saluto all'ex calciatore della Juventus, primo calabrese a indossare la gloriosa maglia bianconera. Quattro stagioni e tre scudetti con la squadra torinese per un totale di 80 presenze e un 1 gol.

Nel secondo tempo della sua vita, dopo l'attività agonistica, Longobucco è stato assessore allo sport  nella sua Scalea e dirigente di settore giovanile nonché presidente della prima squadra. A tributargli l'ultimo saluto tanti sportivi e anche il presidente del Cosenza calcio, Eugenio Guarascio, squadra nella quale il calciatore aveva militato nella stagione 1982/83. Longobucco avrebbe compiuto 71 anni il prossimo 5 giugno. Le sue condizioni di salute erano peggiorate di recente e sabato la triste notizia della sua prematura scomparsa. A Scalea lo hanno ricordato in tanti, tra cui il presidente dello Juventus club “Gaetano Scirea”, Carmelo Bruni e il segretario regionale dei club bianconeri dell’epoca, Alessandro Amodio. Il 29 giugno 1997,  il 3° raduno regionale del Coordinamento Juventus club Calabria, che aveva sede a Lametia Terme ed era presieduto dal dottor Domenico Miceli, presente anche si svolse proprio a Scalea, in occasione del Centenario della Vecchia Signora (1897/1997) e fu caratterizzato dalla consegna del prestigioso premio proprio al caro Silvio Longobucco, alla presenza, tra gli altri, del noto tifoso bianconero Idris Sanneh, animatore di tante trasmissioni sportive in tv, e del dottor Pasquale Bergamo, altro emerito cittadino scaleota, allora medico sociale della Juventus.

“Fu una giornata indimenticabile, trascorsa con il nostro campione calabrese - ha ricordato il presidente Bruni, che ne ha pianto come tanti la dolorosa scomparsa - e insieme a tanti soci, sostenitori e amici bianconeri”. La bara di Longobucco, adornata delle bandiere di Juventus e Scalea è stata accolta da un ultimo, scrosciante applauso all'uscita dalla chiesa.

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