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Festa della Repubblica a Cosenza, Caruso: “Democrazia da difendere e rinsaldare” FOTO

Si è svolta in piazza 11 Settembre a Cosenza la manifestazione per il 76esimo anniversario della Fondazione della Repubblica Italiana. Alle il ghiaccio è stato rotto con lo schieramento della Rappresentanza Militare, l'afflusso di gonfaloni e labari, e  l'arrivo ed il posizionamento del 1° Reggimento Bersaglieri. A seguire la resa degli onori al Prefetto di Cosenza, dott.ssa Vittoria Ciaramella, la cerimonia dell'alza Bandiera e la discesa del " Vessillo Tricolore" dal Palazzo della Prefettura a cura dei Vigili del Fuoco, la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica.
La cerimonia è preoseguita con la consegna dei diplomi di onorificenza all'Ordine del Merito della Repubblica Italiana  e delle Medaglie d'Onore.

Le parole del sindaco Caruso

“Oggi, 2 giugno 2022 l’Italia e gli italiani festeggiano 76 anni di Repubblica, 76 anni di democrazia, ottenuta, dopo il dramma e l’oppressione nazifascista, per volontà popolare”. Lo scrive il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, in un messaggio alla città in occasione della Festa della Repubblica “Il 2 giugno del 1946 gli italiani, e per la prima volta le italiane - prosegue il Primo Cittadino - , furono chiamati alle urne per scegliere tra Repubblica e Monarchia. La vittoria della Repubblica fu così grande e così importante per la storia della nostra Italia che i nostri Padri Costituenti la rinvigorirono ed irrobustirono inserendo nella Costituzione l’articolo 139 che recita: “ la forma repubblicana non può essere oggetto  di revisione costituzionale”. L’ordinamento della nostra Repubblica parlamentare è, infatti, la strutturazione e l’organizzazione del principio democratico, che ci ha consentito e ci consente di vivere in un Paese libero. Celebrando il 2 giugno, dunque, celebriamo la democrazia che insiste nel nostro sistema politico, che dobbiamo difendere e rinsaldare attraverso un impegno quotidiano e costante perché non dobbiamo dimenticare che viviamo un presente segnato ancora da guerre in tutto il mondo ed anche in Europa”.

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