Il giorno del suo diciottesimo compleanno, non ha avuto alcun dubbio: ha compilato il modulo, si è sottoposta ai necessari accertamenti e ha chiesto, come regalo per la sua maggior età, di poter compiere la sua prima donazione di sangue. È la storia di Noemi, di Cosenza, che insieme al fidanzato Simone, anche lui diciottenne, si sono recati presso il centro Trasfusionale dell’ospedale civile della “Annunziata” per regalare, e regalarsi, un gesto di forte responsabilità sociale. I due ragazzi hanno dimostrato come a diciotto anni si possono fare tante nuove cose, anche aiutare gli altri. Il prezioso atto compiuto da Simone e Noemi è stato accolto in un clima di festa e di collaborazione dal direttore del centro Trasfusionale del nosocomio bruzio, Francesco Zinno e da tutto il suo staff medico e infermieristico. Zinno e la sua equipe, infatti, quotidianamente prestano la loro opera all’interno del centro non solo per accogliere i donatori ma anche per aumentarne il numero, per far fronte alla carenza di sangue che, comunque, resta una criticità sanitaria. Tante sono le iniziative messe in campo per raccogliere sangue, dimostrando come l’attività del centro trasfusionale cosentino rappresenta una pagina di buona sanità che la Calabria può scrivere. L’attenzione del professore Zinno verso i giovani donatori è sempre alta ed è stata testimoniata anche dalla campagna di donazioni fatta in collaborazione con gli studenti dell’Università della Calabria. «Le immagini di due giovanissimi che sorridenti ed entusiaste si sono apprestati a compiere la loro prima donazione – commenta Francesco Zinno - non possono che essere motivo di grande soddisfazione per chi ogni giorno si impegna per diffondere il messaggio del donare. Ed è per noi importantissimo sapere che nel nostro territorio possiamo contare su giovani così sensibili e partecipi al benessere della collettività, soprattutto in questo periodo estivo con più esigenza di sangue. Invitiamo i cittadini – conclude il primario - a fare una capatina presso i punti di prelievo. Io e la mia equipe, insieme ai volontari, tra cui Concetta, ai quali va il mio personale ringraziamento per l’impegno profuso nel cercare e accogliere i donatori, siamo a disposizione di quanti vogliono donare. Un gesto che fa bene doppiamente perché si salvano vite e la salute del donatore diventa più controllata».
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