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Dramma a Cosenza, clochard trovato senza vita sulla scalinata del cine-teatro Italia. Il sindaco: “Siamo tristi”

Un senzatetto di 55 anni, di nazionalità romena, è stato trovato morto sulle scalinate del Cinema Italia in piazza Amendola a Cosenza. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo sarebbe deceduto la scorsa notte per cause naturali.

Sul posto - l’ingresso di una sala cinematografica in disarmo da tempo, il cinquantacinquenne senzatetto aveva realizzato il suo giaciglio per trascorrere la notte. Sono state trovate alcune coperte ed altri oggetti. Sul luogo del ritrovamento del cadavere, che è stata transennata, sono intervenuti i carabinieri e i vigili urbani.

La riflessione del sindaco Caruso

“Quello che è accaduto questa mattina è un fatto che rattrista enormemente tutta la città di Cosenza ed anche l'Amministrazione comunale. Siamo particolarmente scossi per il decesso del senza tetto, avvenuto davanti al Cinema Teatro Italia-Tieri, che ripropone, in tutta la sua drammaticità, situazioni certamente non circoscritte alla nostra città, ma diffuse nelle realtà di tutti i Paesi ed alle quali molto spesso non si riescono a dare risposte esaustive”.

Così ha commentato il sindaco Franz Caruso il decesso del clochard il cui corpo senza vita è stato rinvenuto questa mattina davanti al Cinema Italia di Piazza Amendola.

“Non ci sono – ha detto ancora Franz Caruso - responsabilità che possono essere ascritte a qualcuno. Purtroppo è l'esistenza che i clochard conducono, a volte per scelta, che li espone a questi rischi e ad epiloghi così tragici. Situazioni come quella accaduta in città – ha aggiunto il sindaco – si registrano molto spesso in coincidenza o di periodi di gran caldo o quando le temperature sono estremamente basse.

Nel caso specifico, lo sfortunato senza tetto non era censito all'esito delle verifiche dei nostri uffici, in quanto, dopo le segnalazioni ricevute, gli assistenti sociali in servizio presso il settore Welfare del Comune, si erano recati sul posto per fare gli accertamenti del caso e quindi procedere alla registrazione prevista e prestare tutte le cure, il sostegno e l'assistenza possibili, ma non è stato mai trovato sul luogo della segnalazione. Del resto è risaputo che queste persone sono senza fissa dimora ed è connaturata alla loro triste condizione il fatto di spostarsi spesso da un luogo all'altro.

Ribadiamo – ha proseguito il sindaco Franz Caruso – che, come Amministrazione comunale - siamo disponibili ad offrire tutto il nostro sostegno e la nostra collaborazione alle associazioni che hanno chiesto di potersi occupare più da vicino di queste difficili situazioni che vorremmo tanto non ci fossero nella nostra città. Purtroppo ci sono e noi cerchiamo di dare il massimo dell'assistenza possibile. Siamo sempre intervenuti e più di una volta i senza fissa dimora che vivono nella nostra città sono stati anche assistiti e collocati in strutture pronte a riceverli, ma la loro permanenza al loro interno è rimasta circoscritta ad un periodo limitato, dopo di che sono ritornati alla vita di sempre. Abbiamo fatto anche delle bonifiche davanti all'ingresso del cinema Italia, perché avevamo registrato la presenza di divani, letti e di altri giacigli di fortuna organizzati con materassi e cuscini. E' quello un punto attenzionato dall'Amministrazione comunale, ma che non siamo nella condizione di far presidiare dalle forze dell'ordine. Cerchiamo di fare ogni sforzo possibile, non facendo mancare né l'assistenza, né la solidarietà, ma non sempre ci riusciamo perché spesso la loro – lo ribadisco - è una scelta di vita”.

Anche l'Assessore al welfare Veronica Buffone è rimasta molto scossa dalla notizia che si è diffusa in città questa mattina. “Una tragedia immane – ha detto – che colpisce tutta la città e non solo il nostro territorio. Lavoriamo ogni giorno con gli uffici del Settore welfare per dare delle risposte incisive. Quel che è certo – ha aggiunto Veronica Buffone – è che va intensificato il dialogo e la sinergia con le associazioni che si occupano di queste specifiche problematiche per studiare nuove ed ancora più incisive strategie di intervento che possano, se non risolvere alla radice, limitare fortemente l'incidenza di queste drammatiche situazioni”.

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