Caro vecchio Sangrilà. Per anni ha rappresentato uno dei luoghi di accoglienza più rinomati della costa tirrenica del cosentino. Il boom arriva negli anni ‘80. Anni d’oro per la città di Fuscaldo. L’apertura della struttura risale al 1975 ma è l’anno dopo che il Sangrilà vede la luce con la trasformazione - da parte di un imprenditore reggino - in una struttura di lusso. La struttura dopo un piccolo periodo di chiusura nel 1984 riapre un anno e mezzo dopo con un incremento massiccio di posti letto che vengono quasi raddoppiati. Poi il declino nel nuovo millennio e la definitiva chiusura nel 2007. Oggi il Sangrilà è ridotto a un rudere abbandonato. Tutto intorno è nel degrado più assoluto.
Manca una messa in sicurezza. Di tanto in tanto cadono calcinacci. Si era anche parlato in passato di una cordata di imprenditori intenzionati a rilevarlo. Ma poi nel concreto non se ne è mai fatto nulla. Ed è ben chiaro che nemmeno il Comune - nonostante la situazione di degrado sul suo territorio - ne riesce a venire a capo.
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