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Il campione olimpionico Desalu “corre” anche a Cosenza: una visita tra libri, brindisi e... ’nduja

Fausto Desalu ha ancora gli occhietti vispi appartenuti a quel ragazzino che scorrazzava con la sua bici per le strade di Breda Cisoni, frazione di Sabbioneta (nel Mantovano). Gli stessi che, sognanti, quando aveva 16 anni, implorarono la mamma intenzionata a lasciare l’Italia per far fortuna altrove. «No grazie, mamma. Io sono italiano, resto qua. Dammi due anni di tempo e mi arruolo, penserò a entrambi». Un lavoro certo quelle nelle Fiamme Gialle, ma soprattutto il trampolino ideale per coltivare il vero sogno: vincere un’Olimpiade. Una storia straordinaria raccontata nel libro composto a quattro mani con il giornalista e scrittore Francesco Ceniti. “Veloce come il vento” è stato presentato ieri al Museo del Presente di Rende, alla presenza di decine e decine di tesserati della Cosenza K42 del patron Giovanni Mondera. Perché c’è il bollino di qualità della società di atletica cosentina (oltre che dell’organizzatore dell’evento Luigi Le Piane) sulla presentazione della storia di un campionissimo dello sport italiano. Perché l’impresa scolpita sulla pietra dai quattrocentisti azzurri a Tokyo nel 2021 sarà visibile in eterno agli occhi degli appassionati. Oltre a Jacobs, Tortu e Patta c’era proprio lui “Faustino”, l’atleta che s’ispira a Mennea e accende la fiamma della speranza nei cuori di coloro i quali ci credono, vogliono provarci a lasciare il segno. «Vi prego, seguite il mio esempio», esorta le giovani generazioni nell’incontro moderato dal giornalista Francesco Mannarino, al cospetto dell’autore Ceniti, del guru della Cosenza K42 Maurizio Leone (che dopo aver contribuito a portare in riva al Crati campioni del calibro di Panetta e Baldini, ha dato lustro alla città ancora una volta assicurando la presenza un altro top runner) e del nuovo comandante della Guardia di Finanza bruzio, il colonnello Giuseppe Dell’Anna.
Un incontro carico di aneddoti e riferimenti alla magica giornata dell’oro a Tokyo. Ad aprirlo l’inconfondibile voce dello speaker dell’atletica leggera, Franco Bragagna, che ha declamato, centimetro dopo centimetro, le gesta del quartetto iridato. Inclusa la frazione di Desalu, quella curva “scomoda”, ma solo per chi l’ha vista da casa o l’ha subita (gli staffettisti avversari). Non per “Faustino” che l’ha resa agevole anticamera dello stacco finale di Tortu. E via ad esultare esponendo la bandiera azzurra. «Ricordo ogni istante di quel momento», sussurra ancora visibilmente emozionato Desalu, che svela: «A pochi istanti dal via ci siamo guardati tutti e quattro negli occhi, promettendoci di conquistare il podio: volevamo il bronzo. Durante il riscaldamento abbiamo alzato la posta in palio e già parlavamo di argento. Arrivati all’ormai consueta presentazione pre-gara, quando ognuno esterna la propria identità in un modo personale, noi abbiamo scelto di non far nulla: in quell’istante, semmai, si è deciso che avremmo vinto l’oro. Prossimo obiettivo? I Mondiali e poi, perché no: le prossime Olimpiadi. A livello personale, invece, mi piacerebbe scendere sotto i 20’’ nei 200 metri. Per far questo sto continuando ad allenarmi in maniera determinata, esattamente come prima di Tokyo. In compenso, però, è cambiata la mentalità. Oggi cerco di alzare sempre di più l’asticella».

Il posto-presentazione

Un auspicio che conclude la presentazione del libro, ma non...la serata con Desalu. Gli organizzatori dell'evento hanno scelto “Al Vicoletto” di Roberto Vallo per consumare la parte finale della giornata all'insegna della convivialità, dei brindisi e della... 'nduja. “Faustino” ha apprezzato (molto) la regina culinaria della serata e l'accogliente e sempre attento proprietario del locale non lo ha mandato via a mani vuote. Oltre a un ottimo ricordo, in sostanza (e che sostanza), Desalu ha portato a casa anche la 'nduja.

Gli appuntamenti di oggi

La prima tappa del tour calabrese che oggi vedrà Desalu e Ceniti impegnati a Vibo Valentia si è conclusa con l'incontro avvenuto al Campo scuola Coni di via degli Stadi tra il campione e gli atleti della Cosenza K42. In mattinata spazio all’incontro con le scuole e nel pomeriggio alle ore 18 nella palestra comunale in zona Marina a Sant’Ilario dello Jonio.
Il campione continua a correre e a sognare. E il suo sogno, in questi giorni, è riflesso negli occhi dei tanti atleti che hanno la possibilità di incrociarne lo sguardo.

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