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La coppia uccisa a Cassano in una trappola mortale, c'è la svolta: arrestato un 56enne

La trappola mortale. La Dda di Catanzaro, diretta da Nicola Gratteri, e i carabinieri hanno fatto luce sul duplice omicidio di Maurizio Scorza e della compagna Hanene Hedli, avvenuto nelle campagne di Cassano il 4 aprile scorso. I militari del colonnello Agatino Saverio Spoto hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip distrettuale del capoluogo di regione, su richieste del procuratore aggiunto Giancarlo Novelli e del pm antimafia Alessandro Riello, nei confronti di Francesco Adduci, 56 anni, cassanese. L'uomo è il proprietario e gestore della piccola masseria in cui la vittima e la compagna vennero attirati per avere in dono un capretto in occasione delle imminenti feste pasquali.  Il capretto sgozzato venne poi ritrovato a bordo dell'auto di Scorza, nel bagagliaio accanto al cadavere dell'uomo. Gli autori della esecuzione e complici di Adduci - ancora in corso di identificazione. Il giudice che ha ordinato arresto è Chiara Esposito. Alle indagini hanno offerto il loro contributo i carabinieri della compagnia di Cassano del capitano Michele Ornelli.

Le indagini sono state condotte dagli investigatori del Reparto operativo di Cosenza, diretti dal tenente colonnello Dario Pini e dal maggiore Giovanni Piscopo. Scorza e la compagna sono stati assassinati nel viale di ingresso della masseria di Adduci da due killer. I sicari hanno poi spostato l'auto verso Castrovillari ma hanno dovuto abbandonarla nella zona di Cammarata a causa del passaggio imprevisto in lontananza di una vettura dei vigili urbani.

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