La trama eclissa i fatti e la ricostruzione del delitto di San Valentino si sedimenta, per adesso, solo nella narrazione proposta dall’indagata. Lo scenario si combina in un quadro che presenta una cavità profonda in mezzo al giallo dei cinque giorni che attraversano il momento del crimine e quello della sua rivelazione. Quel missing time resta un punto cieco in mezzo a una trama che fiorisce in fondo alla dissoluzione di schianto di un muro che Tiziana Mirabelli ha costruito in mezzo a silenzi e bugie. Ha mentito a sè stessa e ha mentito ai figli dell’uomo che lo hanno cercato inutilmente per cinque giorni. Tiziana ha camuffato bene le sue angosce. A Cosenza è conosciuta come attivista nei movimenti mentre i carabinieri la ricordano solo per una macchia su un passato un po’ burrascoso. Molti anni fa era finita in una storia di droga. Da allora, però, la sua vita aveva proseguito su traiettorie diverse. Nel 2016 fu candidata alle elezioni comunali nella lista “Adesso Cosenza” che appoggiava, Carlo Guccione. Chiuse con 80 preferenze.
Omicidio di Cosenza, ecco chi è Tiziana: attivista e... candidata. Prese 80 voti nel 2016
Nel 2016 era stata candidata alle comunali nella lista “Adesso Cosenza”
Caricamento commenti
Commenta la notizia