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Cosenza, il pensionato colpito con trenta coltellate

Rocco Gioffré, 75 anni, ucciso dalla vicina di casa Tiziana Mirabelli, 47. La donna oggi sarà interrogata dal Gip

Trenta coltellate. Inferte con ferocia, una dietro l’altra, in rapida successione. I muscoli tesi, il fiato corto, Tiziana Mirabelli, 47 anni, ha colpito al torace, all’addome e pure al collo Rocco Gioffrè. S’è fermata solo quando il pensionato settantacinquenne è stramazzato rantolante sul pavimento. Paonazza in volto, gli occhi spiritati, il battito cardiaco incontrollabile, ha cercato di riprendere lucidità, mentre un rigagnolo di sangue, insinuandosi lungo il filo di raccordo delle mattonelle, le lambiva le scarpe. L’uomo è morto nel giro di pochi minuti. Nel giorno della “Festa degli innamorati”, la mattina di martedì 14.
La figlia, Francesca, l’aveva incontrato la sera precedente ed è perciò rimasta stranita quando il giorno successivo, poco prima dell’ora di pranzo, ha ricevuto sul telefonino tre inusuali messaggi dal padre: «Mi allontano per qualche giorno. Sto bene non vi preoccupate, non vi allarmate, non chiamate i carabinieri. Occupatevi di vostro fratello. Tornerò tra un po'». Mai il genitore s’era spostato dall’appartamento di via Montegrappa, a Cosenza, senza dare spiegazioni. Nelle ore seguenti la congiunta ha tentato di contattarlo ma il telefonino risultava «spento o non raggiungibile». Un’altra circostanza che l’ha fatta preoccupare. E insospettire. Il giorno dopo è salita al quinto piano per raggiungere l’abitazione del familiare di cui aveva le chiavi. Non ha notato nulla di strano, se non la mancanza dalla cassaforte nascosta dietro un quadro apposto nella camera da letto, degli effetti personali di Rocco Gioffrè e di alcuni risparmi.

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