Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Cosenza e quella pioggia di bombe nell'aprile del '43

Ottant’anni fa la prima delle nove incursioni aeree degli Alleati su Cosenza durante la Seconda Guerra Mondiale

L’Italia era entrata in guerra ormai da tre anni, ma del conflitto e dei suoi orrori la nostra città aveva ancora solo una pallida idea. Esclusa qualche famiglia che piangeva un consanguineo caduto al fronte, la maggior parte della gente sapeva molto poco del conflitto, lontano, apprendendolo quasi esclusivamente da quanto riferivano gli sfollati in arrivo da posti che erano state già “colpiti” in maniera più concreta dall’evento; dalla corrispondenza di qualche proprio soldato; dai racconti dei reduci, spesso mutilati, provenienti dal Nord Africa dopo la débacle di El-Alamein e soprattutto dalla Russia, l’indomani della disfatta dell’Armir. Sicchè la popolazione sostanzialmente s’illudeva che la guerra sarebbe presto finita e con la vittoria italiana, sulla scorta delle informazioni diffuse dalla radio e dai giornali controllati dal regime o dalla propaganda fascista.
Rimase ai margini dello scontro, Cosenza, più o meno ignorandone gli effetti catastrofici, fino al 12 aprile del 1943, ottanta anni fa. Nel pomeriggio di quel giorno, infatti, uno stormo di quadrimotori della Royal Air Force, provenienti dal continente nero, vomitarono sull’area urbana il loro carico micidiale di bombe. E da allora anche il nostro territorio provò, sulla propria pelle, i multiformi aspetti truci della guerra: sangue e lacrime, deflagrazioni e fuoco, urla e lamenti. Lutti e devastazioni. La città, impreparata e colta a sorpresa, si ritrovò avvolta dalle fiamme e dagli scoppi, dalle macerie e dalla polvere.

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza

Caricamento commenti

Commenta la notizia