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A Cosenza oltre settanta bare in attesa di un loculo FOTO

Nonostante il piano comunale di estumulazioni al cimitero principale la situazione si fa sempre più precaria. A colle Mussano, soprattutto nella parte vecchia, esistono altre criticità dovute ad anni di trascuratezza e mancati interventi (strada franata, cappella fatiscente, locali abbandonati)

Le estumulazioni avviate dal Comune nello scorso mese di febbraio nel complesso cimiteriale di Colle Mussano e nei cimiteri delle frazioni Donnici, Sant’Ippolito e Borgo Partenope vanno avanti. Le salme soggette ad estumulazione sono quelle nei loculi comunali. Ma è una lotta impari. E così le bare in attesa di un loculo al cimitero principale si moltiplicano. Nelle stanze a fianco dell’ingresso monumentale ne abbiamo contate una settantina. Ce ne sono alcune destinate alla cremazione. Tutte hanno il manifesto funerario con nome e cognome, data del decesso, anche per renderle riconoscibili ai parenti che vanno a pregare e a posare un fiore in attesa di una dignitosa sistemazione. Ci sono anche bare che aspettano dallo scorso mese di novembre. Una da dicembre. Altre da gennaio, febbraio e marzo. Altre ancora sono più recenti. All’esterno, addossate a una parete, molte lapidi che i familiari dei defunti hanno fatto preparare auspicando una pronta soluzione al problema. Ma non ci sono posti.
«Stiamo procedendo progressivamente con estumulazioni dai loculi e inumazioni nel terreno», spiega il dirigente del settore 5 di Palazzo dei Bruzi che si occupa anche dei cimiteri, architetto Giuseppe Bruno, «mano mano che i loculi si liberano sistemiamo le bare in attesa. Il cattivo tempo». Ma il numero delle bare in attesa cresce a vista d’occhio ed è un problema anche sistemarle. I locali all’ingresso nuovo del cimitero di colle Mussano sono quasi saturi. Si spera perciò in una accelerazione dell’iter per il reperimento dei loculi e la sistemazione delle bare.
Ma il cimitero principale presenta altre situazioni di precarietà che negli ultimi anni non sono state prese seriamente in considerazione. Un’altra eredità pesante per la giunta guidata dal sindaco Franz Caruso. La parte vecchia del camposanto in particolare merita attenzione. La strada è franata e non è stato possibile eseguire interventi. Il Comune ha provveduto solo a delimitare con una barriera di cemento la zona a rischio causando un restringimento di carreggiata. Nella Cappella sottoposta a lavori di riparazione del tetto si sono verificati altri crolli per cui risulta chiusa al pubblico. Dentro è piena di calcinacci. Di fronte ci sono locali un tempo adibiti a uffici che sono stati abbandonati. Su una parete esterna una lapide con scritte sbiadite collocata nel 1981 dalla delegazione provinciale della Federazione italiana combattenti alleati “In memoria dei Caduti italiani e d’Europa artefici della pace nel mondo”. La porta in legno del manufatto è sfondata, per terra c’è di tutto, le finestre sono state manomesse, evidentemente ci sono state incursioni da parte di estranei di cui nessuno si è accorto: basta infilarsi in un vicoletto per trovarsi di fronte a un incredibile stato di degrado. Il cimitero ha bisogno di più attenzione.

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