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Gulìa Urbana, la rassegna itinerante sulla street-art a Belsito, S. Giorgio Albanese e Bianchi

Il progetto continua la sua opera di arricchimento del territorio calabrese attraverso le opere di artisti internazionali.

Il progetto Gulìa Urbana, la rassegna itinerante dedicata alla street art che coinvolge tutto il territorio della Calabria, ha inaugurato le sue nuove opere, nei comuni di Belsito, San Giorgio Albanese e Bianchi.

Gulìa Urbana è un progetto ideato e sviluppata dal collettivo Rublanum, che ha portato nel corso degli anni numerosi artisti italiani e internazionali a lavorare su opere murali che hanno arricchito il paesaggio e ampliato gli orizzonti di linguaggio di piccoli centri e borghi della provincia calabrese.

Nei tre comuni della provincia di Cosenza, street-artist di assoluto rilievo nazionale hanno lavorato su diverse opere murali, che celebrano temi come l’accoglienza (a Bianchi e San Giorgio Albanese) e le tradizioni (nel caso di Bianchi).

I due nuovi muri inaugurati nel comune di Bianchi portano la firma, il primo, di SteReal, che ha voluto rendere omaggio ad un gesto molto caro, soprattutto, a chi ha avuto la fortuna di vivere vicino all’amore e alla premura delle nonne, cioè l’azione dell’impasto dell’acqua e della farina. Un’azione così semplice ma così piena di ricordi e significati. Il secondo ha visto invece protagonista Emeid, che sul muro del municipio di Bianchi ha voluto immortalare magistralmente la figura di un brigante, che con una posa plastica sembra dominare e difendere il territorio. Il lavoro è stato reso possibile grazie all’opera del Sindaco Pasquale Taverna e dell’assessore Valentina Perri.

Nelle settimane precedenti Gulìa Urbana è stata invece all’opera nei comuni di Belsito (CS)  e di San Giorgio Albanese (CS). Le due tappe sono unite dalla tematica dell’accoglienza che entrambe le amministrazioni hanno espresso il desiderio di celebrare. Belsito è un comune che ormai da anni festeggia la Giornata Mondiale del Rifugiato, e Gulìa Urbana ha scelto di affidare la realizzazione delle opere alla sensibilità degli artisti Attorrep e Oniro.

La tematica a San Giorgio Albanese, invece, assume un’eccezione diversa, la piccola comunità Arbereshe è una sede Erasmus ed ogni anno ospita decine di studenti da tutto il mondo. Claudio Morne, Zeus e anche qui Emeid, hanno realizzato tre diverse opere che sono il simbolo della gratitudine della cittadina nei confronti delle centinaia di studenti che hanno deciso negli anni di studiare lì.

Sergio Esposito, vicesindaco del Comune di San Giorgio Albanese, che nel corso degli ultimi anni è divenuto un vero e proprio Borgo dei Popoli grazie alle numerose famiglie del progetto di accoglienza SAI provenienti da tutto il mondo ed a oltre 250 giovani volontari internazionali che supportano tutte le attività comunali, sottolinea che: “Siamo entusiasti di accogliere il progetto Gulia Urbana, con l’obiettivo di rilanciare e rigenerare il tessuto urbano all’insegna dei principali temi che hanno contraddistinto l’impegno sociale dell’amministrazione negli ultimi anni, ovvero accoglienza, fratellanza ed amore”.

Recuperare aree poco valorizzate, offrire nuovi spunti di riflessione, squarciare il velo verso immaginari altri, anche geograficamente distanti dai luoghi in cui si opera, e promuovere le arti contemporanee, questi i principali obiettivi del progetto Gulìa Urbana, che da nove anni continua la sua opera di rifunzionalizzazione e rigenerazione all’interno del tessuto vivo della provincia calabrese.

Seguendo questa strada, nell’estate del 2021 le attività di Gulìa Urbana si stanno dipanando all’interno di ancora più comuni. A queste prime tappe farà seguito una tappa ad agosto a Diamante, all’interno della rassegna “Diamante Murales 40”.

L’obiettivo di Gulìa Urbana è costruire dei musei open-air ad accesso gratuito, site-specific e community-specific, all’interno della rete dei diversi comuni coinvolti, percependo e rispettando lo “spirito dei luoghi” e della comunità in cui si interviene in un’ottica di piena condivisione con i cittadini. Un progetto concreto, primo passo verso una buona pratica con un alto grado di replicabilità che possa essere continuamente promossa sul territorio in forme sempre nuove e aggiornate; che possa essere capace di ergere la discussione a comune intento; che possa infine allargare i limiti di un evento fino a raggiungere il concetto di esperienza duratura e condivisa della ricchezza del proprio paesaggio.

 

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