Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

A primavera tornano a fiorire i teatri! Dal 27 maggio il festival di Castrovillari

Seminari e residenze artistiche ma anche spettacoli e reading (con tre prime nazionali)

Torna a fiorire nel suo periodo originario «Primavera dei Teatri», festival dedicato ai nuovi linguaggi della scena contemporanea, organizzato da “Scena Verticale”, la compagnia di Saverio La Ruina, Dario De Luca e Settimio Pisano. Dopo le edizioni fuori stagione ma ancor più necessarie per rispondere attraverso teatro, danza, performance alla complessità del periodo della pandemia, la XXIII edizione del festival quest’anno sarà dal 27 maggio al 4 giugno a Castrovillari.

In programma 40 eventi fra teatro, danza, musica, performance e poi residenze creative, workshop, reading, presentazioni di libri e convegni, una vetrina d’eccezione per accogliere le nuove proposte della drammaturgia, le voci del sud che si mescolano ad uno sguardo internazionale, con 16 debutti, 4 anteprime, 4 coproduzioni e 3 progetti internazionali.

«Tanti sono gli elementi che concorrono a rendere una manifestazione prestigiosa e riconoscibile – affermano i direttori del Festival De Luca, La Ruina e Pisano – il territorio in cui nasce e attecchisce, la peculiarità del progetto, una direzione rigorosa e coerente nelle scelte, la magia degli spazi utilizzati. Uno di questi elementi è senza dubbio la sua collocazione temporale nell’arco dell’anno. È per questo motivo che abbiamo voluto fortemente che Primavera dei Teatri tornasse alla sua collocazione primaverile, anche prendendoci il rischio di non attendere l’avviso pubblico regionale sugli eventi che da anni sostiene economicamente il festival per 2/3 del suo budget. Primavera dei Teatri deve poter assolvere alla funzione di presentare e accompagnare i debutti nazionali di tante compagini artistiche, in un preciso momento dell’anno senza vanificare il lavoro di programmazione che un evento culturale come questo necessita».

Ad aprire il programma, il 27 maggio, il seminario di drammaturgia per autori e attori cura di Rafael Spregelburd, il 28 al via le residenze artistiche “White Acts”, progetto, coreografia, danza di Roberta Racis), “Stimmung”, con coreografi e interpreti Noemi Dalla Vecchia e Matteo Vignali, “Smart work” di Armando Canzonieri, regia Gianluca Vetromilo e “La consagracion de Nadie”, drammaturgia, regia e interpreti Gonzalo Quintana e Micaela Fariña.

Gli spettacoli avranno inizio il 30 maggio con in prima nazionale “Big in Korea”, drammaturgia Francesco d’Amore e Luciana Maniaci, regia Kronoteatro, con Tommaso Bianco e Maurizio Sguotti; “Canto alle vite infinite”, drammaturgia, regia e interpretazione di Elena Bucci, progetto in collaborazione con Marco Sgrosso.

Mercoledì 31 maggio sarà la volta “Donna di dolori” di e con Patrizia Valduga, in scena con Daniela Piperno (primo studio di un work in progress guidato da Antonio Calbi) e in prima nazionale il duo reggino-messinese Carullo-Minasi con “Umanità nova – cronaca di una mancata rivoluzione”, con Giuseppe Carullo, regia Cristiana Minasi, drammaturgia Fabio Pisano.

Il primo giugno la danza di Jacopo Jenna con “Alcune coreografie”, poi Federica Carruba Toscano sarà “Penelope”, con la regia e drammaturgia di Martina Badiluzzi, mentre in prima nazionale “I greci, gente seri! Come i danzatori”, di Quotidiana.com.

E ancora tre prime nazionali, il 2 giugno, con “I persiani di Eschilo – la tragedia più antica del mondo”, regia I Sacchi di Sabbia; Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari proporranno “Lidodissea” e la Compagnia occhi sul mondo sarà in scena con “La sindrome delle formiche”.
Il 3 giugno in scena i padroni di casa di Scena Verticale con “Re pipuzzu fatto a manu_melologo calabrese per tre finali” di e con Dario De Luca e Gianfranco De Franco e Saverio La Ruina con “Via del popolo”, che racconta proprio da Castrovillari i mondi che cambiano e spariscono, a partire dalle strade, dalle botteghe. Completeranno la giornata – in prima nazionale – Lisa Ferlazzo Natoli in “Città sola”di Olivia Laing, “Felicissima jurnata”, spettacolo di PutécaCelidònia, drammaturgia e regia Emanuele D'Errico.

A chiudere il festival “Storie di noi” di Beatrice Monroy, regia di Giuseppe Provinzano, “Beat forward” di Igor X Moreno X Collettivo Mine, “Welcome to myfuneral” nuova creazione di Brandon Lagaert (danzatore della Peeping Tom Company) per Equilibrio Dinamico Dance Company.

E poi spazio a reading, presentazioni di libri e convegni fra cui le letture delle opere poetiche dell’attrice messinese Marica Roberto e di Daniel Cundari, calabrese di Rogliano; la presentazione del libro «Uno strappo nella rete», articoli di Renato Nicolini per Tuttoteatro.com a cura di Mariateresa Surianello; Notturno Scaldati progetto a cura di Valentina Valentini.

Caricamento commenti

Commenta la notizia