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Cosenza, case della salute. Guccione (Pd): “Finalmente c'è chiarezza”

Il consigliere regionale ha visitato l’ex presidio ospedaliero di Lungro

Dopo tanto tempo si è fatta chiarezza sulla rete delle Case della Salute della Provincia di Cosenza. Con il Dca 65 del 10 marzo 2020 erano già state individuate le seguenti Case della Salute: Cariati, Lungro, Mormanno, Amantea, San Marco Argentano. Ora tale decisione sarà inserita negli atti aziendali che dovrà redigere il commissario dell’Asp di Cosenza (deve farlo entro 90 giorni dal suo insediamento). Ha fatto il punto il consigliere regionale, Carlo Guccione. «Ieri ho visitato l’ex presidio ospedaliero di Lungro e su convocazione del sindaco Giuseppino Santoianni, ho incontrato alcuni consiglieri comunali e i sindaci Gennaro Capparelli di Acquaformosa e Pietro Amatuzzo di Malvito. Una volta adottato il nuovo atto aziendale finalmente si potrà passare alla fase operativa e questa importante struttura sarà dotata delle adeguate attrezzature e tecnologie, potrà garantire i servizi sanitari e sociosanitari richiesti e gestire i codici bianchi evitando di affollare gli ospedali. In passato venne siglato un accordo tra il Dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria e i sindaci dell’area del Pollino per potenziare la struttura dell’ex presidio ospedaliero di Lungro, ma nulla è stato fatto. Addirittura, l’Asp di Cosenza ha speso circa 150 mila euro per ristrutturare un’ala del nosocomio e ospitare la farmacia distrettuale. Farmacia ancora oggi ubicata in alcuni locali presi in affitto a Castrovillari e ritenuti inagibili dai Nas. A distanza di un anno l’ala ristruttura continua a rimanere vuota, l’Asp non ha provveduto al trasferimento della farmacia e continua a pagare l’affitto. Potrebbe, ad esempio, essere immediatamente attivata la Aft (Aggregazione funzionale territoriale) di Lungro e dei Comuni limitrofi, costituita da 12 medici di famiglia con compiti di assistenza h12. Il potenziamento della medicina territoriale e della telemedicina rappresenta una scelta ormai imprescindibile per dare risposte tempestive alla cura dei cittadini, soprattutto con l’emergenza Covid ancora in corso».

I fondi investiti

Dal 30 settembre 2019 al 30 settembre 2020 l’Asp di Cosenza ha erogato un milione e mezzo di prestazioni. «Per migliaia di pazienti sono slittate visite specialistiche, ricoveri, interventi chirurgici non urgenti», prosegue Guccione, «e prestazioni diagnostiche. Un’emergenza nell’emergenza. Bisogna porre rimedio a questa paralisi sanitaria. Per farlo, basterebbe innanzitutto attuare ciò che viene scritto all’interno dei Dca: realizzare, ad esempio, le Case della salute, rendere operative Aft e Uccp (Unità complesse di Cure primarie). L’impegno preso nel corso dell’incontro di ieri è quello di chiedere un cronoprogramma preciso per fare in modo che vengano rispettati i tempi per la realizzazione della Casa della salute di Lungro, inserita nella riorganizzazione della rete territoriale regionale».

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