Assorbite le fatiche elettorali, partiti e forze politiche rimettono in moto la macchina organizzativa per programmare gli obiettivi futuri. Rigenerarsi è la parola d’ordine, magari puntando anche sulle giovani generazioni. In Calabria il centrodestra sta cercando di seguire questo indirizzo, motivato pure dalla vittoria incassata da Roberto Occhiuto alla Regione. E a proposito della Cittadella, la Lega conta di affrancarsi quanto prima dal commissariamento, ripartendo da chi ha conquistato uno scranno alla recente competizione con le urne. Confinando il discorso nell’ambito locale, il neo consigliere regionale del Carroccio, Simona Loizzo, dirigente medico all’Annunziata, ha assunto il ruolo di capogruppo nell’assise calabrese, ed è pronta ad offrire il proprio contributo nel territorio di provenienza qualora la Lega avesse in mente di rilanciare fin da subito il movimento sul suolo bruzio.
Da sempre occupata nel sociale, a Simona Loizzo piace legare, è il caso di dire, l’incarico conquistato a livello calabrese all’impegno maturato nell’ambito della società civile, dove è scaturita l’idea della candidatura alla Regione. Esperta nel campo sanitario, riconducibile alla professione che svolge ormai da anni, intenderebbe abbinare tale aspetto all’altro filone di competenza, quello dell’ambiente, «perché – afferma – un ambiente sano è sinonimo di salute».
Insomma, il partito di Salvini ha deciso di investire anche a queste latitudini e la Loizzo (seconda eletta alla Regione nel collegio cosentino incamerando oltre seimila preferenze) che ricorda gli esordi politici maturati nella palestra del socialismo reale indissolubilmente ancorato alla figura di Giacomo Mancini, potrebbe rappresentare l’anello di congiunzione tra gli incarichi istituzionali e le istanze provenienti dai cittadini. Tutte idee e motivazioni già sottoposte dalla Loizzo allo stesso presidente Occhiuto e al leader del Carroccio, Matteo Salvini. Deciso a un rinnovamento del partito anche Fratelli d’Italia, nonostante in Calabria e soprattutto in riva al Crati mantenga numeri abbastanza elevati in quanto a consensi (prima lista alle recenti amministrative a Cosenza).
Da Roma, però, seguendo le direttive del segretario nazionale, Giorgia Meloni, si lavora a un movimento politico moderno e ancora più inclusivo, calcando la mano proprio nelle periferie del Paese. Da qui la volontà di affidare a un giovane la guida del partito in chiave provinciale, militante di lungo corso ma dalle ampie competenze come Angelo Brutto, nominato di recente, appunto, coordinatore di FdI in provincia di Cosenza. Già presidente di Azione Giovani di An e poi presidente regionale della Giovane Italia dell’allora Pdl, Brutto intende incarnare la nuova classe dirigente dei meloniani, ispirandosi comunque al percorso già tracciato dai leader calabresi, l’assessore Fausto Orsomarso e la deputata Wanda Ferro.
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