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Cosenza, carte rimescolate nei partiti: tante le caselle da riempire

Le indiscrezioni si susseguono: l’ex sindaco Occhiuto pronto a fare il sottosegretario; Brutto (FdI) verso l’assessorato regionale. Nel centrosinistra il Pd deve fare i conti con Carlo Guccione

Il rimescolamento. Le elezioni cambiano la geografia politica nel Cosentino aprendo spazi e favorendo ambizioni. Il capoluogo conta nel centrodestra su due nuovi senatori: il primo è Fausto Orsomarso di Fratelli d’Italia, assessore regionale in carica; l’altro Mario Occhiuto, ex sindaco, approdato a Palazzo Madama a furor di voti.
Orsomarso libera una casella nell’esecutivo guidato da Roberto Occhiuto: una casella che dovrà essere riempita con un altro esponente di chiara fede meloniana. «Individueremo una persona che possa portare avanti il lavoro avviato» ha sottolineato Orsomarso dopo il successo elettorale. Il candidato a succedergli non può che essere cosentino e il nome più gettonato appare quello di Angelo Brutto, attuale coordinatore provinciale di FdI. Nessuno conferma, tutti smentiscono: in politica è così.
Nelle file berlusconiane, il traguardo di consensi ottenuto nel territorio regionale - percentualmente molto più alto rispetto al dato nazionale - ha creato felici aspettative nella città bruzia per il prossimo futuro. Qualcuno sussurra che Mario Occhiuto possa ricoprire l’incarico di sottosegretario nel governo guidato da Giorgia Meloni; altri sperano che possano essere assegnati ruoli nazionali ai dirigenti locali di Forza Italia. È difficile, tuttavia, azzardare previsioni. Fulvia Caligiuri e Andrea Gentile, rimasti fuori dai giochi, aspettano di capire come finirà.
Nelle Lega, invece, l’elezione alla Camera di Simona Loizzo apre le porte del consiglio regionale al primo dei non eletti, Pietro Molinari e lascia libero il posto di capogruppo del partito nell’assemblea calabrese. Di più: l’elezione dell’assessore Tilde Minasi libera pure un altro posto in giunta che però sarà presumibilmente affidato a un esponente leghista di origine reggina.
Nel centrosinistra alla fase dell’analisi del voto segue adesso quella della riorganizzazione delle attività politiche. Il coordinatore provinciale Vittorio Pecoraro, sconfitto alle urne, pensa al rilancio mentre morde il freno l’ex consigliere regionale Carlo Guccione troppe volte sacrificato sull’altare del partito - si pensi alle Amministrative di Cosenza contro Occhiuto e alle ultime Regionali da cui è stato escluso -. Guccione, legato all’ex ministro Andrea Orlando, è in credito con il partito. Qualcuno sussurra che potrebbe diventare il prossimo segretario regionale al posto dell’eletto Nicola Irto. Un azzardo? Chissà.

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