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San Nicola baciata dalla dea del mare, sotto l'Arco(magno) tra storia e torri popolate da... fantasmi

La porta d'ingresso di San Nicola Arcella - manco a dirlo, il mare - dice tanto. Dice tutto, forse. Perché qui campeggia una scritta che vale più di mille biglietti da visita, una frase opportunamente presa in prestito dall'esploratore Jacques Cousteau: Dopo l'istante magico in cui i miei occhi si sono aperti al mare, non mi è stato più possibile vedere, pensare e vivere come prima. E a vederlo - quello specchio blu - si rimpiange di non essere nati con la coda delle sirene o con il cannocchiale e lo spirito dei nostromi, pronti a cavalcare ogni tipo di onda.

La bellezza del gioiellino della Riviera dei Cedri, scelta come una delle bandiere blu della provincia di Cosenza (per il quarto anno), sta anche negli occhi dei visitatori che brillano affascinati dalla magnificenza del mare e dalle sue leggende. Come quella di Cristina, fantasma di una zingara solita palesarsi nelle notti di luna piena. Un mito diffuso da Francis Marion Crawford, scrittore statunitense di horror e fantasy del tardo Ottocento che si trovò talmente bene ad alloggiare in una delle torri di San Nicola da scegliere di soggiornarci per diversi periodi della sua vita. Ed è proprio qui che le sue storie di fantasmi (come Cristina...) e vampiri prendevano forma. Non a caso a San Nicola è possibile, tra le altre meraviglie, ammirare anche la Torre Crawford: l'esempio di come storia e leggenda possano camminare a braccetto creando un mix sensazionale. A guidare i visitatori lungo la costa, ad ammirare l'Arcomagno (da qualche giorno sono state ripristinate le visite turistiche guidate) o meglio, la Grotta del saraceno,  c'è la storica guida Fulvio Grosso, che fa volare in alto la fantasia ma allo stesso tempo racconta cioè che è ciò e che è stato: da oltre 40 anni traghetta i turisti lunga la costa. «Non si è lamentato nessuno, il mare è la mia vita». E racconta dell'Orecchio di Fra Girolamo, particolare insenatura nella roccia in grado di generare una suggestiva eco, o dello Scoglio del porco, che ha le sembianze dell'animale e diverte molto i bambini. Già, perché a prescindere dall'età, solcare acque limpide e cariche di storia come quelle di San Nicola fa venire i brividi. È proprio vero, a guardarlo bene - il mare - non si è più gli stessi. Non si vorrebbe tornare più indietro.

 

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